SERRADIFALCO. Da decenni raccoglie dati sui morti per cancro, traendoli direttamente di casa in casa e scoprendo che “la percentuale è molto elevata”. Adesso ha deciso di costituire un comitato per ricercarne i motivi e proporre soluzioni. Si tratta dell’infermiere Lillo Ricotta. Al suo fianco, nella realizzazione di un’organizzazione che abbia riconoscimento giuridico, un altro infermiere. Marcello Palermo. Per i quali «ci si ammala di tumore più a Serradifalco che a Gela o Priolo, dove sono presenti le raffinerie di petrolio che hanno un notevole e negativo impatto ambientale». Per i primi di ottobre è in programma un’assemblea pubblica, dove presentare l’iniziativa e raccogliere adesioni e fondi «in modo da autofinanziare il comitato ed eseguire i giusti rilevamenti ambientali utili alle ricerche». La base di partenza sarà rappresentata dai dati raccolti da Ricotta. Il quale spiega: «In un paese piccolo, come Serradifalco, dove tutti si conoscono, è facile sapere chi e per quale motivo è morto. Negli ultimi anni, poi, è quasi scomparso quella sorta di strano “pudore” che portava taluni a nascondere che la morte di un proprio parente fosse stata causata da un cancro. Per questo, oggi è ancora più facile raccogliere queste informazioni. Ad ogni modo, i dati raccolti indicano una percentuale più elevata di morte per tumore di quelli ufficiali. Questi ultimi, infatti, si fermano alla prima causa di morte (spesso dovuta ad arresto cardiocircolatorio). Io, invece, ho chiesto ai parenti se il loro caro fosse affetto da malattia tumorale». I due infermieri, insieme, giorni fa hanno creato una comunità su Facebook. Che in 24 ore ha raccolto circa 150 “Mi piace”. Un «Comitato territoriale per lo studio, la statistica e la prevenzione dei tumori in un territorio fortemente colpito dall'insorgenza di Neoplasie», significativamente intitolata “No SerradifalKo”. Dove la lettera K, utilizzata in sostituzione della C, è il “simbolo del carcinoma in ambito medico”. «Un comitato territoriale, giuridicamente riconosciuto – è ancor meglio chiarito – per lo studio, la statistica e la prevenzione dei tumori in un territorio fortemente colpito dall'insorgenza di neoplasie tumorali». La pagina si aggiunge a quella prima creata da Ricotta intitolata «Il numero dei tumori a Serradifalco è aumentato», che conta circa 400 membri.
Serradifalco, "morti di tumore, percentuali da paura"
Per i primi di ottobre è in programma un’assemblea pubblica, dove presentare l’iniziativa e raccogliere adesioni e fondi "in modo da autofinanziare il comitato ed eseguire i rilevamenti ambientali utili alle ricerche"
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