CALTANISSETTA. La polemica adesso esplode sulla prossima fiera merceologica di San Michele e sul mercatino settimanale. A sollevare perplessità e critiche le associazioni di categoria, in testa Confesercenti che lamentano di non essere state interpellate dapprima sul trasferimento della fiera da via Rochester a viale Margherita e poi su che tipo fiera si intende organizzare. «La nuova location - ha spiegato il presidente Lillo Randazzo - tutto sommato ci sta bene anche se comporterà una contrazione di spazi. Ma la fiera, come quella che viene ipotizzata, non può essere la ripetizione del mercatino settimanale. Ci deve essere un salto di qualità e queste cose andrebbero programmate per tempo ascoltando principalmente le parti sociali e categorie, come quelle degli agricoltori, che con la loro presenza potrebbero arricchire la rassegna. IL tempo delle stoviglie e dell'abbigliamento è finito da un pezzo e si tratta di merce che si può trovare in qualsiasi mercatino. Bisogna invece privilegiare la qualità e valorizzare i prodotti tipici locali. Nessuno al Comune ha fin qui avvertito l'esigenza di convocarci». Ma le critiche non risparmiano l'organizzazione del mercatino del sabato. «Nessuno vuol capire - ha sottolineato Randazzo - che si sta svuotando letteralmente. Un motivo ci sarà. Bisogna individuarlo e poi correre immediatamente ai ripari prima che sia troppo tardi. Al Comune purtroppo il concetto di democrazia partecipata continua a rimanere qualcosa di astratto. Se non c'è concertazione e non si decide tutti assieme non si va da nessuna parte». S.Ga.
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