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Caltanissetta, "i bus devono subito tornare a circolare in città"

Il Comune è pronto a scucire quasi seicentomila euro, somma dalla quale dovrà essere decurtata l'anticipazione disposta dalla precedente giunta per far si che venga garantito nuovamente il trasporto pubblico

CALTANISSETTA. È subordinato alla risposta della Scat che dovrà arrivare entro martedì prossimo lo sblocco della somma che il Comune ha messo a disposizione della società per riprendere il servizio fermo da cinque mesi. Ieri al Comune si è svolta la conferenza stampa per illustrare il documento elaborato dall'amministrazione comunale in merito alla sospensione del servizio di trasporto pubblico urbano gestito dalla società Scat. Erano presenti il sindaco Giovanni Ruvolo, gli assessori Boris Pastorello, Amedeo Falci e Massimiliano Centorbi, e il comandante della Polizia Municipale, Maurizio Parisi. Dalla conferenza stampa è emersa chiara una indicazione. Se la Scat non dovesse riprendere entro tempi strettissimi il servizio l'amministrazione sarebbe pronta ad attivare tutte le «procedure opportune e necessarie per garantire il trasporto pubblico locale per i cittadini». Tradotto significherebbe l'affidamento ad altra società del servizio. Il Comune è pronto a scucire quasi 600mila euro somma dalla quale dovrà essere decurtata l'anticipazione comunale disposta dalla precedente amministrazione. Il contributo in definitiva si ridurrebbe a quasi quattrocentomila euro. La materiale anticipazione da parte dell'amministrazione è subordinata a tre condizioni: l'immediata riattivazione del servizio. al momento dell'accettazione della proposta che dovrà pervenire entro e non oltre giorno il prossimo 9 settembre vista l'imminenza dell'inizio dell'attività scolastica; l'impegno da parte della Scat, di concerto con l'amministrazione Comunale, alla rimodulazione del programma di esercizio alla luce delle riduzioni operate dalla Regione Siciliana, per come tra l'altro, già in passato sollecitato dalle precedenti amministrazioni; l'impegno della Scat, di garantire, senza più interruzioni arbitrarie, il servizio fino a scadenza naturale del contratto. I lavoratori della Scat si appprestano a valutare l'offerta del Comune e decideranno, probabilmente stamattina nel corso di una assemblea, se riprendere a lavorare o meno. Nel corso della stessa conferenza stampa è pure emerso che la società ha aperto contenziosi davanti il giudice civile contro il Comune reclamando somme superiori ad oltre due milioni di euro. La vertenza sembra adesso ad una svolta importante. I dipendenti, ricordiamo, sono creditori di ben quindici mensilità mentre la società dallo scorso aprile non è stata nelle condizioni di potere acquistare il carburante.  

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