SERRADIFALCO. Nuova proroga per i cantieri di servizio cui sono impegnati diciotto fruitori dell'ex reddito minimo d'inserimento (rmi). Il nuovo prolungamento, anche in questo caso deliberato dalla giunta comunale, garantirà agli ex rmi un salario, sotto forma di sussidio, sino al 30 settembre prossimo. Il cui costo complessivo, pari mensilmente a più di tredicimila e trecento euro, sarà ancora a carico della Regione. Pur se l'organo esecutivo, «nelle more che la Regione quantifichi e accrediti l'ulteriore tranche di finanziamento», ha autorizzato gli uffici comunali «ad assumere ogni necessaria anticipazione di spesa e di pagamento». La giunta ha anche precisato che la data del 30 settembre è stata indicata «in attesa di più precise comunicazioni assessoriali per l'eventuale ulteriore proroga nei limiti del finanziamento che sarà quantificato ed attribuito». Di contro, l'amministrazione municipale potrà assicurare ai cittadini una serie di servizi che, molto probabilmente, senza gli ex rmi potrebbe garantire a stento. Quali l'assistenza agli anziani assistiti dal Comune e la manutenzione del verde, delle strade e delle strutture pubbliche. Oltre alla pulizia dei locali municipali.
Quest'ultima circostanza, di fatto, potrebbe ritornare utile anche per dirimere la controversia aperta al Comune sul fronte sindacale. Con la Cisl che aveva diffidato l'amministrazione municipale «ad adottare provvedimenti quali la disposizione emessa dal segretario comunale, lo scorso primo agosto, che "riorganizza" lavori, in assenza di precisi criteri di scelta del personale e in carenza del prescritto confronto con le organizzazioni sindacali, fino all'insediamento del tavolo delle trattative». Facendo riferimento al provvedimento con cui la segretaria comunale disponeva che, in assenza degli ex rmi, fossero i dipendenti di «fascia A» a svolgere il servizio di pulizia. Pur se il sindaco Giuseppe Maria Dacquì aveva subito dopo chiarito che non ci sarebbe stata «nessuna riorganizzazione dei servizi» ma «soltanto un ordine di servizio diramato dalla segretaria comunale nell'esercizio delle sue funzioni e competenze».