SOMMATINO. I cittadini lamentano l'alto volume della musica che emanerebbero i locali pubblici e il sindaco Salvatore Crispino Sanfilippo impone ai gestori «di dotarsi di apparecchiature idonee a limitare la potenza della sorgente sonora». In modo che le emissioni sonore all'esterno dei loro locali non superino i 70 decibel fino alle 22 e i 60 dalle dieci di sera a mezzanotte. Per ogni giorno della settimana. Sia esso feriale, festivo o prefestivo. «Ad eccezione - è precisato nell'ordinanza - di particolari manifestazioni autorizzate preventivamente dalla Questura». In occasione delle quali «si potrà andare in deroga» ai limiti fissati nel provvedimento varato. Secondo il sindaco Sanfilippo è necessario, a un tempo, «tutelare i diritti della collettività (riposo), lo sviluppo dell'attività economica e lo svago notturno». Così come «adottare efficaci provvedimenti, preventivi, rispetto ad alcuni comportamenti antigiuridici che possono ripercuotersi sulla sicurezza urbana, sull'incolumità e salute pubblica e più in generale sull'ordinario del vivere civile».
L'ordinanza del sindaco ha efficacia immediata e scadrà il 15 ottobre. «Periodo durante il quale - è chiarito nel provvedimento - si registrano i maggiori disagi per la collettività locale». L'ordinanza sindacale, comunque, disciplina «provvisoriamente le modalità di emissioni sonore fissandone i limiti e imponendo, nel rispetto dei limiti di legge, il corretto utilizzo degli impianti». Il provvedimento, insomma, ha «natura contingibile e urgente» ed è stato emanato, «in materia di contenimento dell'inquinamento acustico, ai fini della tutela della salute pubblica e dell'ambiente». L'ordinanza, infatti, è stata promulgata «nelle more dell'elaborazione del regolamento comunale». Lo scopo dichiarato è «di prevenire il potenziale reato di disturbo della quiete pubblica, limitando l'orario dell'intrattenimento musicale nel periodo estivo». Il provvedimento è rivolto «ai titolari degli esercizi pubblici di somministrazione d'alimenti e bevande, ai titolari di circoli e associazioni culturali, agli esercizi abilitati alla vendita per asporto». E, comunque, a «tutti quegli esercizi ove all'attività principale si accompagnano emissioni sonore». In caso d'inadempienza, sono previste multe sino a 500 euro. Nell'ordinanza è specificato che «che per attività d'intrattenimento musicale s'intende musica dal vivo, diffusione, sottofondo musicale e karaoke».