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Caltanissetta, il Cda della Srr: «Garantiti i livelli occupazionali»

CALTANISSETTA. Getta acqua sul fuoco delle polemiche la Srr, società subentrata all’Ato nella raccolta dei rifiuti solidi urbani. Dopo le preoccupazioni espresse dai sindacati sula mancata approvazione della dotazione organica ieri la stessa società in una nota ha fatto sapere che i livelli occupazionali verranno garantiti e si comincerà a parlare concretamente di pianta organica solo dopo l’ingresso del comune di Resuttano. «Il consiglio d’amministrazione, in accordo con l’Assemblea dei Sindaci, ha deliberato, nel rispetto della legge regionale 9/2010 e dell’accordo quadro del 06 agosto 2013 tra Regione e parti sociali, la presa d’atto dell’elenco del personale attualmente in servizio all’ATO CL1 - rileva la nota della Srr - e che lo stesso personale dovrà essere utilizzato con le funzioni precedentemente espletate, al fine di garantire la continuità del servizio, nelle more che la compagine della Srr sia ampliata con l’ingresso del Comune di Resuttano. La delibera del Cda - prosegue il comunicato - prevede inoltre l’attivazione degli Aro ricadenti nel comprensorio della Srr Caltanissetta provincia Nord, e la costituzione del bacino, composto dai lavoratori a tempo determinato, dal quale attingere per l’espletamento del servizio. Terminata questa fase si procederà all’approvazione della pianta organica definitiva, sempre nel rispetto dell’accordo quadro del 6 agosto 2013 e delle previsione della legge 9/2010, garantendo i livelli occupazionali, in ossequio ai criteri previsti dalla normativa vigente, per il passaggio del personale dall’Ato alla Srr. È obiettivo del Cda - conclude la nota - un contenimento sostenibile dei costi che, si ricorda, gravano totalmente sulle economie dei cittadini». Il Cda ha tenuto a precisare altresì che è comunque disponibile al dialogo con le organizzazioni sindacali e a fornire ulteriori chiarimenti. In ballo ci sono trecento posti di lavoro tanti quanti sono i dipendenti dell’ex Ato Ambiente ormai sciolto. A fare esplodere la polemiche sono stati i sindacati (Cisl e Uil) dopo avere appreso che la piattaforma della dotazione organica persentata dal commissario Enrico Vella non sarebbe stata approvata dal consiglio d’amministrazione e dall’assemblea dei soci. Le organizzazioni sindacali hanno espresso fondati timori sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali. «Le nostre richieste - dicono i sindacati - sono state snobbate dal consiglio d’amministrazione e se dal prossimo mese di ottobre i servizi di igiene pubblica non potranno essere assicurati la responsabilità nonpotrà certamenet essere addebitata ai lavoratori che continuano a vedersi negato un dirito quale è quello alla retribuzione». Non sono mancate critiche al sindaco Giovanni Ruvolo, presidente del consiglio d’amministrazione della Srr, non ancora messo nelle condizioni di operare una scelta nella definizione della pianta organica.

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