SOMMATINO. Sarebbe un diciottenne con precedenti di polizia il presunto autore del misterioso incendio che ha distrutto a Sommatino mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Alla sua identificazione i militari della locale stazione e del nucleo operativo e radiomobile guidato dal capitano Domenico Dente sono risaliti dopo serrate indagini scattate a poche ore del rogo scoppiato la notte del 27 luglio in viale Garibaldi. I militari avrebbero raccolto sufficienti indizi a carico del giovane (N.C. le sue iniziali, sommatinese) adesso segnalato all’autorità giudiziaria per incendio doloso. Nel corso di una perquisizione domiciliare infatti i carabinieri hanno constatato che il ragazzo presentava bruciature agli arti inferiori e superiori medicate in maniera approssimativa e non sarebbe stato in grado di fornire convincenti spiegazioni su come se li era procurate. Il pubblico ministero che ha coordinato l’indagine ha disposto l’ispezione sulle ferite affidate ad un medico legale dalla quale è emerso che le ustioni erano state provocate dal uan fiammata improvvisa. Indizi che hanno portato adesso alla denuncia del diciottenne. Il rogo era scoppiato nell’autostazione comunale al cui interno, quella notte, si trovavano due mezzi (un furgonato Renault e un furgone Daily) adibiti alla raccolta differenziata di proprietà della ditta Tek.ra completamente devastati dal fuoco. Le fiamme avevano lambito seppur marginalmente un autocompattatore di proprietà del Comune. Un rogo misterioso sulla cui origine i vigili del fuoco, intervenuti per circoscrivere le fiamme, non si erano pronunciati. Un gesto che aveva avuto una vasta eco a Sommatino ritenuto peraltro uno dei comuni più virtuosi nella raccolta differenziata. A due settimane dal gesto i carabinieri hanno individuato il presunto autore (appunto il diciottenne) adesso deferito all’autorità giudiziaria.