NISCEMI. Un gruppo di attivisti del presidio permanente di contrada «Ulmo» avrebbe attaccato, la notte scorsa, la polizia che teneva sotto stretta sorveglianza la zona. Fonti vicino agli inquirenti sostengono che alcuni «black block» travisati avrebbero dato vita a una fitta sassaiola mantenendosi a distanza in modo da evitare lo scontro fisico. Per alcuni minuti c'è stata una tensione palpabile perchè si temeva che altri No Muos intervenissero dal presidio a dare man forte ai più violenti. Ma la situazione è presto tornata sotto controllo, perchè gli assalitori si sono dispersi tra gli alberi della sughereta niscemese. Qualche contuso tra le forze dell'ordine ma nessuno pare abbia accusato ferite, nemmeno tra i contestatori.
Diversa la versione dei fatti che il coordinamento No Muos ha comunicato alla stampa, diffondendo un video in cui, nel buio, si intravedono gli agenti che tentano di fare sgomberare la base americana da un gruppo di No Muos, rimasti sotto le antenne anche dopo la conclusione della manifestazione di ieri. Gli attivisti dicono di essere stati aggrediti dalla polizia e di essere stati trascinati via di peso.
Restano nel frattempo arrampicati sui tralicci della base americana di telecomunicazioni due dei sette dimostranti che la notte tra giovedì e venerdì scorsi, dopo avere forzato la
recinzione, per salire sulle antenne del presidio militare. Gli altri cinque hanno preferito scendere dicendosi «liberati» dall'arrivo dei duemila dimostranti che in corteo avevano dato
vita alla manifestazione nazionale con cui il movimento «No Muos» chiede «la chiusura della base e la sua trasformazione in un centro di accoglienza, di solidarietà e di pace».
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