GELA. Due casse contenenti 13 frammenti di manufatti in terracotta (anfore, ciotole, ecc.) di presumibile interesse archeologico, sono state rinvenute dalla polizia nascoste tra la macchia mediterranea sulla spiaggia di contrada Bulala, a est del petrolchimico di Gela. Si presume che si tratti di materiale archeologico recuperato in mare, abusivamente, da «tombaroli» nei pressi della nave arcaica che giace nei fondali della zona. I reperti sono stati sequestrati e consegnati in custodia al personale del museo archeologico di Gela.
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