GELA. Il consiglio comunale “boccia” il servizio di raccolta dei rifiuti chiedendo le dimissioni dell’assessore all’Igiene, Giuseppe Ventura. Dagli scranni dell’aula consiliare, la cui seduta per monotematica e straordinaria è stata convocata per analizzare l'attuale situazione della raccolta rifiuti in città, dopo l'avvento della società campana Tekra e l'avvio del servizio porta a porta, sono state indirizzate accuse contro l’amministrazione comunale. Gli esponenti di Articolo 4 hanno annunciato di volere rivolgersi alla procura, mentre il Nuovo Centro Destra parla di dati della raccolta falsati per non fare scattare le penali nei confronti della Tekra. «Falsi e del tutto gonfiati – accusa Luigi Farruggia (Ncd) - Consiglio all'assessore Giuseppe Ventura di prendersi una pausa di riflessione e dimettersi. Si riposi, magari in attesa della prossima tornata elettorale. Il caos della differenziata è sotto gli occhi di tutti. I dati che vengono pubblicamente divulgati – aggiunge - sono da legare solo allo smaltimento che arriva dai cartoni dei supermercati e dalle potature di palme e alberi, peraltro attività svolta dalla Ghelas Multiservizi. Se guardiamo ai metalli, e in questo caso parliamo quasi esclusivamente di conferimento dei cittadini, siamo al di sotto dell'1 per cento». Gli esponenti in aula di Articolo 4, Giuseppe Di Dio e Terenziano Di Stefano non hanno gradito la risposta avuta dal sindaco Angelo Fasulo in merito alla richiesta di ottenimento della documentazione relativa all’affidamento del servizio di raccolta differenziata alla Tekra. «Da oltre un mese attendiamo una risposta – spiegano Di Dio e Di Stefano - Questa è un'amministrazione che va avanti con appalti semestrali. È assurdo assegnare, per appena sei mesi un servizio tanto importante. Ci chiediamo come mai non si è fatto ricorso ad una gara d'appalto bandita dall'Urega regionale, considerato che l'importo è superiore al milione di euro. Bisogna fare chiarezza per impedire che i cumuli di rifiuti continuino ad invadere i quartieri. Nel capitolato d'appalto, è prevista la raccolta dell'umido in quattro giornate per settimana ma non accade. Non è stato nominato nemmeno un direttore del servizio». Secondo Giuseppe Di Dio, “l’amministrazione comunale e la Tekra fanno di tutto per propagandare il raggiungimento di livelli di raccolta differenziata superiori al 35 per cento per non fare scattare la penale. Con numeri inferiori, l'azienda dovrebbe pagare una multa giornaliera pari a cinquemila euro per ogni punto percentuale in meno. Nel capitolato – prosegue Di Dio - era prevista la dislocazione di mille cassonetti in città, per un costo complessivo di 800 mila euro, per l’avvio del servizio di raccolta indifferenziata. «Siamo l’unica Srr attiva in Sicilia – replica Fasulo - a non aver necessità di un commissario. E' chiaro, anche un solo sacchetto della spazzatura abbandonato in strada può far pensare ad una città sporca. Stiamo lavorando in assoluta trasparenza. Il contratto con la Tekra non è stato ancora firmato perchè privo di tutta la documentazione necessaria».
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