NISCEMI. Vietata dal questore di Caltanissetta la manifestazione regionale di protesta contro il Muos, indetta per il 9 agosto prossimo, per “motivi attinenti l’incolumità dei manifestanti e la pubblica sicurezza”. La giornata di mobilitazione – che aveva lo scopo di contrastare la messa in funzione del sistema di telecomunicazione satellitare che la Marina militare statunitense ha già ultimato nella sua base niscemese di contrada Ulmo – si sarebbe dovuta concretizzare in un lungo e affollato corteo (la previsione era di oltre duemila partecipanti), che sarebbe partito dall’ingresso della riserva naturale orientata della Sughereta in contrada Pisciotto, lungo la Sp 31, per percorrere l’intera area boschiva fino a raggiungere l’ingresso n. 4 della base della Us Navy di contrada Ulmo. I motivi che hanno indotto la questura nissena a vietare la manifestazione fanno riferimento a quanto rappresentato dall’Ispettorato regionale delle Foreste, in occasione dell’analoga protesta svoltasi il 9 agosto dell’anno scorso, in seguito a una serie di problematiche sorte in ordine alla sicurezza del sito. L’Ispettorato ha fatto osservare l’anno scorso (ribadendolo anche in previsione di questa seconda adunanza) che “il tracciato del corteo si snodava lungo sentieri angusti, totalmente circondati da vegetazione arborea e cespugliosa di vasta altezza che un innesco incendiario, anche di piccole dimensioni, avrebbe gettato nel panico centinaia di persone, la cui reazione avrebbe potuto avere effetti devastanti per la loro incolumità e per la loro vita”. In questo caso, come precisa la relazione dell’Ispettorato, “il bosco non avrebbe consentito alcuna via di fuga nemmeno a chi fosse stato conoscitore dei luoghi”. La questura, inoltre, ricorda che nella precedente manifestazione i mezzi di soccorso hanno riscontrato notevoli difficoltà nel raggiungere il sito, a causa dei luoghi impervi e della conseguente impercorribilità dei sentieri. Il divieto intimato dalla questura nissena comunque non è esteso alla manifestazione in sé ma all’itinerario che il corteo avrebbe dovuto seguire all’interno della sughereta. «La manifestazione – precisa la questura - può avere luogo qualora venga individuato altro percorso, esterno al bosco demaniale, regolarmente preannunciato ai sensi di legge». Secondo indiscrezione, pare che gli organizzatori del Comitato No Muos stiano valutando l’opportunità di cambiare l’itinerario del corteo, rispettando le prescrizioni dettate dalla questura nel suo provvedimento di divieto.
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