Sabato 16 Novembre 2024

Niscemi, 29 divieti di dimora ad attivisti No Muos

NISCEMI. Una trentina di ordinanza di divieto di dimora a Niscemi, emesse dalle procure della Repubblica di competenza, sono state notificate ieri ad attivisti No Muos residenti in diverse città siciliane. Il provvedimento, che ha una natura preventiva, è stato disposto in vista delle prossime manifestazioni di protesta annunciate per la prima decade di agosto dai movimenti che contrastano la messa in funzione del sistema di telecomunicazione satellitare realizzato dalla Marina militare statunitense nella sua base niscemese di contrada Ulmo. Il programma delle manifestazioni prevede un "campeggio resistente" presso il presidio permanente No Muos in prossimità della base americana, dal 6 al 12 agosto prossimo, e una mobilitazione regionale per il 9 agosto con un corteo che raggiungerà il presidio militare americano dove campeggiano le tre colossali parabole del Muos. La reazione del movimento No Muos a questa serie di provvedimenti restrittivi non si è fatta attendere. "Ancora una volta - si legge in un comunicato del Coordinamento No Muos di Niscemi - la scure della repressione preventiva si abbatte sul movimento No Muos. Questa mattina a 29 attivisti sono stati notificati altrettanti divieti di dimora. È chiaro l'intento, attraverso questa limitazione della libertà personale, di far fallire il corteo previsto per 9 agosto. Gli attivisti colpiti dai provvedimenti - precisa la nota - provengono da ogni parte della Sicilia, da Siracusa a Palermo, da Catania a Caltanissetta. Non potranno, nel periodo del campeggio No Muos, accedere al territorio niscemese". "In questo modo - prosegue il comunicato - si tenta di intimidire una protesta che non dà segni di cedimento, nemmeno dopo il montaggio delle parabole, nemmeno dopo il voto di Camera e Senato. Non saranno certo i divieti a fermare gli attivisti No Muos. Lo scopo repressivo è chiaro ed inequivocabile: creare la distinzione tra "buoni" e "cattivi"". I No Muos di Niscemi esprimono nel contempo la massima solidarietà nei confronti degli attivisti "colpiti dai provvedimenti giudiziari solo perché intendono mettersi di traverso alla costruzione di un Mostro voluto fortemente dai poteri forti". Nei giorni scorsi, durante una manifestazione di disobbedienza civile, è stato demolito un tratto della recinzione della base Usa.

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