CALTANISSETTA. Controlli sulle acque reflue non depurate ma utilizzate per innaffiare terreni e orti sono stati avviati dalla sezione Ambiente e Sanità della Procura nelle campagne nissene. Il monitoraggio è partito da San Calogero, contrada a confine fra i territori del capoluogo e di Delia ed è sfociato nella denuncia di un coltivatore diretto che avrebbe utilizzato acqua provenienti da scarichi fognari per irrigare un terreno. Gli investigatori della sezione creata appositamente per contrastare reati di natura ambientali nel corso del lunghissimo sopralluogo hanno fatto altre e non meno interessanti scoperte. Hanno accertato che gli scarichi fognari non opportunamente trattati sversano in un torrente ("Vallone") che poi sfocia a mare. Le acque del torrente hanno raggiunto un grado di inquinamento elevato e comunque visibile ad occhio nudo. Con gli uomini della sezione Ambiente ieri hanno operato i carabinieri dei Nas di Ragusa. Dal fiumiciattolo sono stati prelevati campioni di liquido adesso all'esame dei tecnici dell'Arpa. I risultati saranno resi noti la prossima settimana. La sezione Ambiente della Procura sta cominciando a passare al setaccio tutto quello che è legato allo scarico di acque reflue nelle campagne di molti comuni del Nisseno dove non esistono impianti di depurazione o, se esistenti, mal funzionanti. Come quello di contrada "Cammarella" alle porte della città dove il presunto irregolare smaltimento dei fanghi ha provocato l'emissione di quattro avvisi di garanzia a carico di altrettanti dirigenti di Caltaqua. S.Ga.
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