MUSSOMELI. Contrada Buonanotte, Polizzello, Scala, ma anche la vicina Monticelli e ovviamente Calabue e Selvaggia. La mappa del mini-eolico a Mussomeli conta di siti lontani della città, addirittura anche per diversi chilometri ma anche di posizionamenti più vicini, nelle aree di villeggiatura, dove i mussomelesi vi trascorrono l'estate. La mobilitazione contro i pali non sembra essere finita con la «vittoria» del tecnico che, nonostante le ire dei residenti di contrada Calabue, è riuscito comunque a piantare a terra un impianto di 19 kw. Anche se si tratta per lui di una vittoria a metà: Ezio Barcellona, infatti, che aveva tra i suoi progetti la realizzazione di altri due impianti poco distante, ha annunciato l'intenzione di fare un passo indietro, di abbandonare il suo proposito sotto la pressione del comitato spontaneo.
Non sembra invece arretrare di un millimetro il titolare di una società locale, che sempre nell'area tra Calabue e Selvaggia sta realizzando un impianto molto più imponente di quello esistente, della potenza di 60 kw. La società ha già predisposto la piattaforma e nei prossimi giorni verrà posizionata la stanga. La mappa delle richieste di autorizzazioni annovera poi un altro sito non molto distante dalla città, si tratta di contrada Monticelli, a pochi passi da un altro impianto esistente da mesi. Il resto delle autorizzazioni, o - come per il caso degli impianti sotto i 20 kw - delle segnalazioni di inizio attività, sembrerebbero riguardare contrade comunque molto lontane dal centro abitato, almeno a leggere le carte in possesso dell'Ufficio tecnico comunale. La contrada più gettonata, anche per via della sua posizione geografica e dalla forza del vento, appare al momento quella di Polizzello. Già esistono due impianti ed almeno altrettanti verranno realizzati nelle prossime settimane. Installazioni sono previsti nelle vicinanze, a Rocchicella e nella zona di Scala. Nella parte di territorio che si allunga verso Caltanissetta è in programma il posizionamento di due pali in contrada Buonanotte. Intanto il fronte anti-eolico sbarca su Facebook. Negli scorsi giorni, sul social network è nato il gruppo «No eolico selvaggio» e che raccoglie la rabbia di chi chiede maggiore rispetto del territorio ed una stretta sull'installazione degli impianti. «Le mini pale eoliche- scrive una delle responsabili del profilo, Daniela Consiglio- contrariamente a quanto in genere si possa pensare o lascino credere, sono seriamente dannose per l'ambiente, rumorose e deleterie per l'intero territorio di Mussomeli. La cosa più interessante è che queste istallazioni producono un effetto svalutante e quindi un evidente danno economico a chiunque abbia dei possedimenti nelle vicinanze. È lecito dunque chiedersi in nome di quale regolamento l'interesse economico dei privati prevalga sul diritto di tutti i cittadini? Non esistendo ancora alcun vincolo è necessario lottare impegnarsi attivamente perché nessuno territorio è immune all'impianto selvaggio delle pale».