CALTANISSETTA. La chiusura di corso Vittorio Emanuele dal primo settembre in poi sommata a quella ormai istituzionalizzata di corso Umberto dove vige l'isola pedonale non fa dormire sonni tranquilli ai commercianti di una vasta area del centro storico. All'indomani dell'assemblea nella quale il sindaco ha annunciato l'avvio (1 settembre) dei lavori di ripavimentazione in corso Vittorio Emanuele la cui durata è fissata in sei mesi sono iniziati i primi distinguo. «Chiederemo al sindaco - ha dichiarato il presidente del centro commerciale naturale Antonio Gruttadauria - di sospendere in concomitanza con l'avvio dei lavori in corso Vittorio Emanuele, l'isola pedonale in corso Umberto. A nostro avviso non si possono tenere contemporaneamente chiusi i due corsi».
Ma anche la pedonalizzazione permanente di corso Umberto scattata sabato pomeriggio comincia a sollevare qualche perplessità fra gli stessi commercianti. «Un elevato tasso di smog e un calo marcato degli affari - ha aggiunto Gruttadauria - sono gli aspetti più evidenti dell'istituzione dell'area pedonale. In corso Vittorio Emanuele il traffico autoveicolare ha raggiunto livelli pazzeschi e sonoaumentati a dismisura i tassi d'inquinamento della zona. C'è qualcosa da rivedere». Ma a preoccupare maggiormente gli operatori commerciali del centro storico è l'imminente chiusura di corso Vittorio Emanuele che scatterà fra quaranta giorni. Con la pavimentazione dovrà essere rifatta l'intera rete idrica del corso ormai obsoleta. L'intervento di Caltaqua sarà contestuale a quello della ditta che ha vinto l'appalto per rifare corso Vittorio Emanuele. «Il sindaco - ha sottolineato Gruttadauria - ci ha detto che solleciterà l'impresa per accelerare al massimo i lavori e concluderli anzitempo rispetto alla tabella di marcia. Farà di tutto per restituire il corso Vittorio Emanuele al transito pedonale e autoveicolare entro dicembre. Per noi il periodo natalizio è fondamentale. Il sindaco prima di adottare provvedimenti di una certa importanza ha voluto ascoltare i suggerimenti e i consigli delle categoria interessate. Democrazia partecipata aveva detto in campagna elettorale e così sta avvenendo. Il dialogo con l'amministrazione comunale è aperto - ha detto Gruttadauria - ma ribadisco che i due corsi principali della città non si possono tenere chiusi contemporaneamente. Si rischia l'isolamento totale». I lavori - anzi la prosecuzione - per la realizzazione della "Grande Piazza" sono destinati a riaccendere vecchie polemiche. Era accaduta la stessa cosa due anni fa con l'intervento in corso Umberto (dal municipio al Collegio) rimasto chiuso quattro mesi. Allora si registrò un'autentica levata di scudi di titolari di bar e ristoranti alcuni dei quali travolti dalla crisi furono costretti a chiudere o trasferire altrove l'attività. L'isola pedonale, però, continua a non piacere ai commercianti di Santa Lucia per i quali la chiusura dovrebbe scattare dopo le otto di sera e lasciare così libero il transito autoveicolare nelle ore del giorno.