MUSSOMELI. Le rassicurazioni fornite a più riprese dal responsabile dell'installazione eolica di contrada Calabue accontentano a metà, soprattutto in virtù del fatto che il palo, già piantato al suolo da un paio di giorni, non sarà l'unico che verrà eretto nella contrada. Sono quattro le richieste di autorizzazione finite sul tavolo dell'Ufficio tecnico e che riguardano l'intera area di Calabue e quella vicina di contrada Selvaggia. Un altro impianto, della potenza superiore rispetto a quello già posizionato all'inizio della settimana, avrebbe già ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie. Nei prossimi giorni gli operai di una ditta specializzata arriveranno per "affondare" l'asta metallica in una basola di cemento. L'installazione avverrà non molto distante dal terreno delle polemiche. Ed altre due richieste di autorizzazioni sono state presentate per impianti simili sempre dallo stesso investitore che però, sotto il peso delle polemiche, sarebbe pronto a fare un passo indietro. «Il committente dell'installazione - chiarisce Salvatore Calà - aveva già presentato altre due richieste per altrettanti impianti di mini-eolico ma nel corso dell'incontro tenutosi al Comune, con i rappresentanti del comitato di protesta, ha palesato l'intenzione di desistere dal proprio proposito e quindi di ritirare le richieste di autorizzazione già presentate». Discorso differente per un altro sito eolico che dovrebbe nascere nella stessa area. «Si tratta di un impianto molto più potente e che ha già ricevuto i pareri positivi». Dall'Amministrazione resta comunque confermata la linea della stretta da applicare su futuri progetti nello sfruttamento del vento. «Il regolamento sarà pronto fra qualche giorno. Verranno applicate maggiori restrizioni che dipenderanno principalmente dalla densità abitativa». E contro chi ha accusato la giunta di non avere provveduto prima a regolamentare il settore, Calà si difende: «Per il momento, in tutto il territorio comunale sono stati posizionati solo quattro pali di mini-eolico, quindi la richiesta di autorizzazioni è stata molto bassa». Infine vaticina un futuro privo di altre polemiche sul tema delle fonti rinnovabili:«Quando finiranno gli incentivi non ci saranno più altri investimenti».
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