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Gela, riparte il confronto tra l’Eni e i sindacati

Tavolo tecnico la prossima settimana. L’annuncio del ministro Guidi al termine dell’incontro con Crocetta e il sindaco Fasulo. Ufficializzata la precettazione di 120 operai. Il sottosegretario Vicari: «Riavviati gli impianti che erano stati chiusi in via cautelativa»

GELA. Riprende il confronto tra il management Eni e i sindacati per scongiurare la chiusura della Raffineria di Gela. È questo il primo aspetto positivo scaturito, ieri, dall’incontro a Roma tra Federica Guidi, ministro allo Sviluppo economico, il governatore Rosario Crocetta e il sindaco di Gela Angelo Fasulo, alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti. La prossima settimana, ha annunciato Guidi, sarà aperto un «tavolo Gela» parallelamente a quello nazionale sulla raffinazione. Intanto in città 120 lavoratori che dal 4 luglio organizzano i blocchi delle strade di accesso alla Raffineria sono stati precettati dal prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente. Ieri è stato il dirigente del commissariato di polizia di Gela, Francesco Marino, a inviare le notifiche ai turnisti delle ditte che operano per la Raffineria, l’Enimed e l’Ecorigen. «Il prefetto ha precettato il numero minimo di lavoratori – assicura Marino – indispensabili a garantire il controllo degli impianti e vigilare sulla sicurezza ambientale. Non dovranno occuparsi della produzione».
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