SAN CATALDO. Il sindaco Giampiero Modaffari lamenta «disservizi» riguardanti la bollettazione dell’acconto sulla tariffa rifiuti. In questi giorni, infatti, il Comune ha emanato circa 10 mila avvisi bonari ai contribuenti inerenti il pagamento dell’anticipo della Tari. Tuttavia sono stati riscontrati casi di bollette riportanti dati non corretti, nonostante un’opera di aggiornamento svolta dal Servizio Entrate del Comune. È per questo motivo che il sindaco si è rivolto direttamente all’Halley Consulting, di Catania che si occupa dei servizi telematici e alla Gefil di Campobello di Licata, che cura il software per la pubblica amministrazione, lamentando appunto, i disservizi in ordine alla bollettazione di acconto Tari 2014.
«A seguito del recapito ai contribuenti di San Cataldo della bollettazione di acconto sulla Tari 2014 - dice Modaffari - sono stati registrati numerosi casi di bollette che non riportavano correttamente i dati aggiornati ed inseriti nella banca dati della Tari, del Comune di San Cataldo. Ciò sta determinando un afflusso massivo di contribuenti, che sono costretti a ritornare immotivatamente allo sportello del Comune per la rettifica della bollettazione. Molte bollette riportano un Cap errato e nelle stesse non sono stati riportati gli identificativi catastali, per cui i contribuenti non sono messi nelle condizioni di poter verificare la corretta attribuzione degli immobili oggetto della tassazione. Tale errore massivo costituisce un danno d’immagine per il Comune, tenuto conto che la bollettazione proviene dal servizio entrate dell’Ente».
«Si profila, altresì - continua Modaffari - un danno economico per il Comune che è costretto a riemettere una nuova bollettazione. Riemettere le bollette errate, ritarda anche l’introito da parte del Comune dell'acconto Tari 2014, quindi determina un ulteriore danno di natura finanziaria. Pertanto si chiede alle due società di relazionare ciascuna per la propria competenza in ordine alle cause che hanno determinato tali errori. Inoltre, si chiede di suggerire con urgenza quali soluzioni immediate possono essere messe in campo per evitare che i contribuenti continuino ad affluire in massa allo sportello - conclude Modaffari - mi riservo, accertate le eventuali responsabilità, di agire con azione di rivalsa per il risarcimento dei danni nei confronti del Comune».
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