RIESI. Non è mai troppo tardi per imparare a leggere e a scrivere. Ne sa qualcosa il sessantanovenne Rocco Di Letizia, che ha recentemente conseguito la licenza media presso il centro territoriale Eda (Ente di educazione per gli adulti). Ieri mattina alcune docenti hanno consegnato al pimpante pensionato una targa per premiare la forza di volontà, la costanza e la dedizione allo studio, dimostrate in 5 anni di scuola. «Sono contento del traguardo raggiunto – dice Di Letizia -. Anzi invito tutti quelli che non sanno leggere e scrivere, in particolare alcuni coetanei che frequentano i circoli, ad andare a scuola».
In un’aula di scuola, Rocco Di Letizia, da bambino non hai messo piede. Il pensionato, rimasto orfano di madre quando aveva pochi anni, fu costretto infatti ad aiutare il padre pastore per occuparsi del gregge. Mentre altri suoi coetanei più fortunati frequentavano la scuola, il piccolo Rocco di dedicava alla pastorizia. Un mestiere che a nessuno dei suoi 4 figli maschi, emigrati a Torino, ha voluto tramandare. Ad indurlo a sedere tra i banchi di scuola da adulto è stato un fatto in particolare. Anni fa mentre si trovava a Torino dai figli, decise di recarsi in visita da un cugino. Giunto a destinazione, però, dinanzi allo stabile non riuscì a individuare la targhetta con relativo nominativo del cugino. Così, decise di affidarsi ad un passante per pigiare il campanello esatto. Un inconveniente che lo esortò a iscriversi a scuola per imparare a leggere ed a scrivere. Per le insegnanti Francesca Maienza, Maria Luisa Benedetti, Rita Stuppia, Rosaria Carbone, Rosaria Golisano, Rosellina Bonura, Santina Restivo e Silvana Ingraiti il pensionato rappresenta un esempio da seguire. «Non è mai mancato ad una lezione – dice la docente di lettere Rosaria Carbone -. Nonostante i problemi di salute, si è presentato in aula anche con la bombola di ossigeno. Un uomo d’altri tempi, sempre molto rispettoso, che ci accompagnava dinanzi all’auto in alcune serate d’inverno. Il signor Di Letizia è sicuramente un esempio per chi abbandona gli studi ed uno stimolo per tutti quelli che in passato non hanno avuto la possibilità di studiare».