SERRADIFALCO. Definito «il paese dei balocchi», Serradifalco fa indignare Facebook. Dove un post di denuncia dell’insegnante in pensione Angela Avarello, 51 anni (disabile da quando ne aveva 16), abbonda di «mi piace» e commenti. Racconta in esso Avarello: «Come accade normalmente, stamani, non so quanti giri, io e mio marito, abbiamo fatto in auto per trovare uno stallo per disabili. Nulla, però. Né in via Cavalieri di Vittorio Veneto, né in via Roma e nemmeno in via Duca«. Tutto ciò, denuncia la pensionata, «perché gli stalli erano occupati abusivamente dalle ore 9 alle ore 13 da autovetture non autorizzate. Altre in sosta ostruivano le strisce pedonali; altre vetture ancora gli scivoli dei marciapiedi». Motivo per cui, per attraversare una strada, il marito l’avrebbe presa in braccia. Scrive, quindi, ironicamente la donna: «Grazie ai cittadini di Serradifalco per farmi sentire più disabile di quanto non lo sia; grazie alle istituzioni assenti e incapaci di gestire finanche le questioni spicciole e che non includono nemmeno problemi di bilancio». Rivolgendosi, quindi, “al sindaco e agli assessori, tutte persone amiche e perbene”, Avarello chiede loro: «Ma dove vivete? Se dove vivo io, allora siete sordi, ciechi e muti? Io da cittadina di questo “paese dei balocchi” mi ribello a questo stato di fatto e rendo nota la mia protesta, che avrà seguito nei luoghi preposti. Intanto divertiamoci: musica a go-go, anche tutta la notte. Che importa, non è questo il paese dei balocchi?» Avarello, infatti, lamenta anche la musica ad alto volume e fin oltre la mezzanotte, che proverebbe da alcuni locali pubblici, in molte zone del paese. Tra i numerosi commenti al post, quello dei genitori di un ragazzo diversamente abile. Che scrivono: «Ogni volta che usciamo, non riusciamo a trovare un posto. Perché sono sempre tutti occupati. Ogni volta che andiamo in via Duca, per portare nostro figlio dal barbiere, è impossibile parcheggiare nel posto riservato ai disabili». E che ad Angela dicono di essere pronti a combattere assieme a lei «sperando di risolvere qualcosa».
Intanto il sindaco Giuseppe Maria Dacquì, nell’accogliere «la legittima segnalazione» di Avarello, assicura che «questa vicenda sarà immediatamente attenzionata e affrontata con la massima sollecitudine per darle adeguata soluzione». Altrettanto il vicesindaco Cettina Gibaldi che informa di vivere in prima persona «l’odissea legata all’impossibilità di trovare un parcheggio riservato ai disabili».
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