RIESI. Minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Sono le imputazioni mosse a carico di un barista di Riesi per un movimentato episodio che risale ad un paio di anni fa. Al centro della disavventura giudiziaria v’è il cinquantottenne Gaetano S. (difeso dall’avvocato Vincenzo Vitello) chiamato al cospetto del giudice Alex Costanza. Mentre nella veste di parte civile v’è uno dei due militari (assistito dall’avvocato Giovanni Maggio) che avrebbero subito la sfuriata del barista. I guai, per lui, sono iniziati nel momento in cui è stato fermato ad un posto di blocco mentre era alla guida della sua Fiat «Panda». A quel punto i componenti la pattuglia si sarebbero accorti che l’automobilista era privo di assicurazione. E nel momento in cui hanno cominciato a redigere il verbale, l’altro avrebbe perso letteralmente le staffe. «Cosa state facendo... state rovinando un padre di famiglia... lavoro dalla mattina alla sera e voi mi rovinate», avrebbe affermato rivolgendosi ai carabinieri. E, rincarando la dose, avrebbe aggiunto una frase del tipo «siete più mafiosi dei mafiosi... non vi permettete più...». E questo acceso sfogo gli è costata la denuncia per resistenza e minacce. Vi. F.
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