CALTANISSETTA. Potrebbe essere un segno incoraggiante la richiesta in lieve crescita avanzata dai titolari di esercizi pubblici per la collocazione dei gazebo all'esterno di bar e ristoranti. Niente a che vedere comunque con le richieste di pochi anni fa quando si registrò un autentico boom per l'installazione di queste mini strutture mobili e tavolini e ombrelloni spuntavano in ogni angolo della città. Oggi ci siamo fermati a quota venticinque: tante sono le licenze concesse dal Comune. Sono tutte concentrate in centro storico (fra piazza Garibaldi, corso Umberto e corso Vittorio Emanuele) ma anche anche in periferia gli operatori commerciali si sono dati o si stanno dando da fare. A qualcuno, come nel caso di un esercente di via Rosso, l'autorizzazione è stata negata per motivi forse di viabilità. La licenza, infatti, viene concessa dopo un sopralluogo della polizia municipale che si limita ad esprimere solo il parere che poi viene vagliato dai competenti uffici. La leggera ripresa comunque non allontana gli spettri di una crisi che morde in ogni settore. Collocare all'esterno dei bar o dei ristoranti tavoli, sedie e ombrelloni ha indubbiamente un costo che i gestori sostengono a denti stretti grazie anche alle agevolazioni comunali. I costi del servizio, insomma, non riuscirebbero a coprire le spese. I gazebo ormai sono stati quasi tutti montati e lì i nisseni potranno trascorrere qualche ora di relax gustando bibite e gelati e per gli esercenti anche quest'anno sono state previste notevoli agevolazioni, la più importante delle quali riguarda l'abbattimento dell'80 per cento della Tosap, ovvero la tassa sull'occupazione del suolo pubblico. Gli esercenti dovranno però impegnarsi a mantenere pulita l'area, ad abbellirla, illuminarla adeguatamente ed organizzare spettacoli di intrattenimento e, naturalmente, rispettare le autorizzazioni senza sbordare nelle misure per andare ad occupare spazi (marciapiedi prevalentemente) destinati al transito pedonale. Queste le uniche "condizioni" poste dagli uffici competenti (urbanistica e sportello unico) assieme a quella che prevede di togliere sedie, tavolini e quant'altro il prossimo 31 ottobre. I gazebo, come avviene in altri centri, potrebbero trasformarsi nei cosiddetti "giardini d'inverno" come ha ripetutamente chiesto di fare la Confesercenti per la quale il mantenimento di queste strutture anche nei mesi più freddi potrebbe contribuire al rilancio di un centro storico ormai in agonia e un commercio che ormai segna il passo. Nulla esclude che il Comune possa concedere ulteriori proroghe oltre il 31 ottobre (termine perentorio) almeno fino al periodo dei Defunti, ma tutto dipenderà dalle condizioni climatiche.
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