CALTANISSETTA. Omicidio colposo. È l’imputazione che pende su un medico per la morte di un ex calciatore. Sotto accusa è l’anestesista Federico Zarcone (difeso dagli avvocati Vincenzo e Gaetano Caponnetto). La vittima è Giuseppe Donzella, deceduto prima di sottoporsi ad un intervento correttivo al setto nasale, che poi non ha più subito. Perché è nella fase preparatoria che qualcosa è andato per il verso storto. Ed è entrato in coma ancor prima di finire sotto i ferri, al momento dell’anestesia. Non s’è più risvegliato e, tre settimane dopo, il suo cuore s’è fermato per sempre. Un caso di malasanità, come la procura lo ritiene, che ha poi trascinato al centro di un dossier i nomi di due medici. Ma uno di loro, anch’egli anestesista, nell’aprile di due anni fa ha scelto la via del patteggiamento raggiungendo l’intesa per una pena a un anno con il beneficio della sospensione. Il collega, invece, ha optato per una differente strategia difensiva, seguendo la strada del rito ordinario. E per lui è scattato il rinvio a giudizio.
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