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Serradifalco, ricovero minori e disabili a spese del Comune

SERRADIFALCO. Il comune continuerà a sostenere le spese per il ricovero di minori, in comunità alloggio e nelle case di accoglienza, e dei portatori di handicap, nelle comunità alloggio per disabili. La giunta, infatti, ha deliberato il rinnovo delle convenzioni con le strutture nelle quali sono ospitati. E, contestualmente, stanziato le somme necessarie per pagare le rette di ricovero alle strutture in cui sono ospitati dal primo gennaio e sino al 31 dicembre. Nel caso dei disabili, l’organo esecutivo intende “assicurare una dignitosa condizione di vita all'interno di strutture che assicurino una convivenza di tipo familiare e, al tempo stesso, la risocializzazione e il reinserimento sociale degli ospiti”. La somma stanziata ammonta a 36 mila euro circa. Negli altri due casi, si tratta di 13 minori ospitati nelle comunità alloggio e nelle case di accoglienza su disposizione del Tribunale per i minorenni. Alle “ragazze madri” la giunta, dice l’assessore Cettina Gibaldi «intende assicurare una dignitosa condizione di vita all'interno di strutture che assicurino una convivenza di tipo familiare e, al tempo stesso, il sostegno per l’individuazione e il superamento delle difficoltà che hanno determinato la necessità di accoglienza». Nelle comunità alloggio, invece, che siano garantiti «assolvimento dell’obbligo scolastico; formazione professionale per chi supera i 14 anni; collocamento in attività lavorative in apprendistato o in forma produttiva a seconda delle attitudini, delle capacità e delle possibilità di ognuno, mantenendo continui contatti con aziende e datori di lavoro; sostegno psico-pedagogico, come metodo di intervento per il superamento dei momenti critici dei minori ospiti; responsabilizzazione dei minori attraverso possibili modi di compartecipazione alla gestione della vita comune; uso corretto ed attivo del tempo libero, anche mediante escursioni, gite e soggiorni climatici; rapporto libero e responsabile, sostenuto dal servizio sociale, con le famiglie ove ciò si rilevi possibile; contatti con i coetanei di ambo i sessi; apertura alla realtà sociale. La somma stanziata ammonta a 47.500 euro.

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