CALTANISSETTA. La Procura di Caltanissetta ha disposto il fermo per Giuseppe Giannone, Michael Scimonelli ed Anthony Scimonelli, considerati gli autori dell'aggressione al fornaio Marcello Baglivo, colpito con una coltellata alla gola ieri mattina. I tre sono stati riconosciuti grazie al le videoriprese delle telecamere di sorveglianza di una banca che si trova in via Rochester, nei pressi del panificio dove lavora Baglivo e grazie alle testimonianze di alcune persone ascoltate ieri negli uffici della Questura. Secondo quanto emerso fino ad ora Giannone ed i due Scimonelli avevano aggredito il cognato di Baglivo, Giuseppe Di Marca, perchè questi non aveva restituito ad uno di loro un paio di occhiali da sole che gli erano stati prestati e Baglivo era intervenuto per difendere il parente. Ma gli investigatori non sono convinti da questa ricostruzione e stanno valutando altre ipotesi, fra cui quella che alla base dell'accaduto possano esserci questioni di droga. Marcello Baglivo, dopo essere stato operato, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Sant'Elia» e non è in pericolo di vita, anche se le sue condizioni restano serie.
Giuseppe Giannone ha ammesso nel corso dell'interrogatorio davanti al pm Sofia Scapellato, di aver estratto un coltellino che aveva in tasca e di averlo puntato verso la vittima per spaventarlo, ma che non aveva intenzione di fargli del male. L'uomo ha dichiarato di essere intervenuto per togliere Baglivo dalla colluttazione già in corso tra Michael Scimonelli e Giuseppe Di Marca e che avrebbe ricevuto un colpo in viso che gli ha fatto saltare gli occhiali e quindi non riusciva più a vedere bene cosa succedeva. Gli altri due fermati, i fratelli Anthony e Michael Scimonelli - cugini di Giannone - hanno confermato che il movente della lite era la mancata restituzione di un paio di occhiali prestati a Di Marca dai due fratelli. Movente che però non convince gli inquirenti, che stanno seguendo altre piste, compresa quella degli stupefacenti visti i precedenti di Michael Scimonelli e dello stesso Giannone. Intanto il giovane fornaio non è più in coma farmacologico ed ha lasciato il reparto di rianimazione dell'ospedale «Sant'Elia» di Caltanissetta per essere trasferito in quello di chirurgia vascolare.