CALTANISSETTA. La sezione misure di prevenzione del tribunale di Caltanissetta ha disposto la confisca del patrimonio, valutato 7 milioni di euro, riconducibile alla famiglia Allegro di Caltanissetta, imprenditori nel settore dei videogiochi elettronici.
I giudici hanno disposto la confisca di diverse società, abitazioni, automobili e conti correnti bancari riconducibili a Matteo Allegro (34 anni), Salvatore Allegro (58), Luigi Allegro (31), Marco Angotti (33) e ad altri componenti della famiglia. Secondo la Procura nissena, gli Allegro avrebbero goduto di una sorta di monopolio nel settore grazie all'appoggio di Cosa nostra, riuscendo a imporre l'affitto delle proprie slot machines a numerosi locali della provincia nissena.
Inoltre, secondo quanto emerso dalle indagini, parecchie macchinette installate nelle sale giochi degli Allegro sarebbero state prive del collegamento ai Monopoli di Stato e programmate in modo da non consentire vincite ai giocatori. Per questa vicenda è attualmente in corso il processo, a carico di una cinquantina di persone, scaturito dall'inchiesta «Les jeux sont faits».
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