NISCEMI. Continua la protesta di Giuseppe Maida contro lo spreco d'acqua nel territorio niscemese. La marcia in difesa del prezioso oro blu organizzata dal «cittadino qualunque» domenica ha subito uno stop a causa del maltempo che ha costretto i manifestanti a sospendere il cammino. Ma Maida non si dà per vinto e ha fatto sapere che la marcia riprenderà domani, alle 19, dal serbatoio pensile a fungo. Alla prima tappa del percorso, la fonte d'acqua Marinnuzza, la partecipazione era stata al di sotto delle aspettative, anche a causa del maltempo. Almeno cinquanta cittadini che, sfidando le intemperie, si erano però ritrovati per protestare contro la cronica mancanza d'acqua, aderendo alla marcia che sarebbe dovuta durare tre giorni toccando tutte le fonti niscemesi. «La nostra città è circondata dall'acqua ma i nostri rubinetti sono a secco - dice Maida -. Non possiamo più resistere e sopportare questa angheria da parte di chi gestisce il servizio».
Nel mirino dei manifestanti le amministrazioni che nel corso degli anni si sono succedute, ma sopratutto l'ente gestore del servizio. «Abbiamo una rete idrica colabrodo e arriva nelle case l'acqua inquinata» aggiunge Maida, riferendosi ad una recente ordinanza sindacale, prontamente ritirata dall'amministrazione, con cui si faceva divieto alla popolazione di utilizzare l'acqua per scopi alimentari per il sospetto della presenza di una forte carica batterica nelle tubature. Per il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa però i disservizi idrici dovrebbero essere momentaneamente risolti anche grazie agli interventi tecnici eseguiti presso le fonti di approvvigionamento. «Niscemi finalmente riceve l'acqua ogni due giorni, speriamo di averla anche in estate - dichiara il primo cittadino - ma, se così non dovesse essere, ci faremo sentire da Caltaqua». Tra i partecipanti alla marcia spicca la presenza di Francesco Mantelli che, nonostante abbia subito il trapianto del cuore all'Ismett di Palermo, ha voluto a tutti i costi far parte della carovana. «Ho fatto un enorme sforzo per venire a questa manifestazione ma è necessario il contributo di tutti per risolvere questo problema».