CALTANISSETTA. La Scat interrompe la protesta e rimette in giro i bus. Anzi un solo bus ovvero quello che, a partire da lunedì, assicurerà a intervalli di un'ora il collegamento fra Santa Barbara e l'ospedale Sant'Elia. L'azienda ha deciso così di accogliere le sacrosante lamentele dei residenti di Santa Barbara e dei tanti utenti che utilizzano il mezzo pubblico per raggiungere il plesso ospedaliero. Il servizio, limitato a tre sole settimane, partirà alle 7 e proseguirà senza interruzioni fino alle 20,40. Un gesto di apertura della Scat verso fasce di utenza pesantemente penalizzate dal lunghissimo stop che si protrae oramai dal 7 aprile quando l'azienda ormai con l'acqua alla gola e senza più soldi per l'acquisto di carburante aveva deciso di bloccare il servizio posizionando in segno di protesta i mezzi in piazza Garibaldi sotto Palazzo del Carmine. La decisione di riprendere - seppur parzialmente - l'attività è stata presa ieri mattina nel corso di un'assemblea del consiglio d'amministrazione allargata ai dipendenti. L'azienda ha trovato le risorse finanziarie (oltremodo limitate) grazie all’incasso di un esiguo credito del 2010 per acquistare il carburante e rimettere in piedi il servizio seppure con l'attivazione di una sola linea (Santa Barbara-Ospedale Sant'Elia con l'attraversamento di contrada Pinzelli). Il capolinea resta in piazza Roma. Tutte le altre corse, al momento, restano sospese compresa quella con il quartiere Santa Flavia della quale è stata chiesta ripetutamente la riattivazione. E pure sospesi rimangono i collegamenti con il cimitero Angeli tre volte la settimana (lunedì, giovedì, sabato) e con il mercatino settimanale di Pian del Lago (il sabato), come non vengono più effettuate le cosiddette corsette scolastiche per gli studenti delle periferie. La vertenza resta sempre in alto mare. Anche ieri, però, i due mezzi della cooperativa fermi in piazza sono stati multati per l'ennesima volta dalla polizia municipale. I verbali si aggiungono ai tanti (più di cento) elevati dal 7 aprile ad oggi e costringeranno la società ad ulteriori esborsi calcolati al momento in oltre quattromila euro. «Avevano multato i nostri mezzi - ha spiegato Carlo Messina della Uil Trasporti - anche il giorno precedente ma a differenza delle altre volte la stessa sorte è toccata alle auto posteggiate in divieto di sosta nel perimetro di piazza Garibaldi». I dipendenti della Scat sono creditori di dieci stipendi (oltre che di tredicesima e quattordicesima) già maturati e attendono che la Regione accrediti al Comune le somme relative al primo trimestre di contributo. Solo allora potranno tornare a bussare alle porte del Comune per sollecitare l'ulteriore anticipazione sul contributo del secondo trimestre. Da Palermo le notizie fornite dall'assessorato alle infrastrutture sono però poco incoraggianti.