SAN CATALDO. Processione del patrono San Cataldo vescovo con le luminarie spente e scatta la protesta di associazioni e cittadini. Le luminarie, seppur montate con anticipo, lungo il percorso della processione, non si sono accese al passaggio della stessa, creando sconcerto tra i numerosi fedeli devoti al patrono. Tra le associazioni più agguerrite, che hanno puntato l’indice accusatore verso palazzo delle Spighe, la Pro Loco, del presidente Salvatore Aprile, il quale chiede spiegazioni su questo fatto increscioso, che a suo dire, non si era mai verificato fino ad oggi.
«Non riusciamo a capire come mai si sia sprecato del danaro per montare l’impianto luci lungo il percorso della processione per poi non accenderlo - dice Aprile - , noi come associazione per la promozione del territorio siamo imbarazzati e pensiamo che era meglio non montarle del tutto se il Comune voleva risparmiare qualche euro. Di sicuro la processione del Santo Patrono a luci spente non è stato un bello spettacolo. Vorremmo capire cosa non abbia funzionato nell’organizzazione della manifestazione religiosa».
La risposta alle domande del presidente della Pro Loco non si lascia attendere. Il commissario straordinario Licia Donatella Messina, spiega il perché la processione è rimasta al «buio». «Abbiamo avviato tutte le procedure in tempo - dice il commissario Messina - , di mio pugno ho firmato tutte le autorizzazioni necessarie affinchè tutto andasse per il meglio. Inoltre i primi di maggio, il Comune ha effettuato un bonifico nei confronti dell’Enel, affinchè fornisse l’energia elettrica necessaria. Deve esserci stato un disguido, del quale mi scuso con l’Arciprete e tutti i cittadini. Il Comune non ha colpa ed in settimana chiederemo il rimborso del bonifico versato alla ditta fornitrice di energia elettrica. Sono molto dispiaciuta di quanto è accaduto perchè conosco la devozione con la quale i cittadini sono legati al patrono ma abbiamo la coscienza a posto».
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