RIESI. Un furto di cavi elettrici rischia di mettere in ginocchio un paese intero. A Riesi oggi la distribuzione idrica è ad alto rischio, anzi quasi certamente non sarà effettuata per un inconveneniente - chiamiamolo così - ormai diffusissimo nel territorio nisseno. Ci sono state nel tempo comunità (Bompensiere) rimaste senza linee telefoniche, altre (intere borgate di San Cataldo e da ultimo Santa Rita) senza luce elettrica per settimane, adesso tocca a Riesi subire gli effetti di un furto di rame, il cosiddetto oro rosso, perpetrato in contrada Pantano, territorio di Butera. Ignoti hanno manomesso i cavi elettrici al servizio dei pozzi di sollevamento di Riesi. Con la conseguenza che la centrale, priva di alimentazione elettrica, è andata in avaria e i pozzi di sollevamento sono rimasti vuoti.
Caltaqua, informa una nota del direttore tecnico Salvatore Giuliana, sta cercando di sopperire mettendo in funzione un gruppo elettrogeno per riattivare la centrale. La stessa nota non esclude per oggi possibili disagi alla regolare distribuzione. Tradotto significa che molti quartieri resteranno completamente a secco o riceveranno acqua con il contagocce. Caltaqua ha inviato una nota all’Enel chiedendo una relazione e i tempi di ripristino. I furti di rame - in città e in provincia - stanno assurgendo al rango di fenomeno difficilissimo peraltro da arginare. A farne le spese prevalentemente enti pubblici (Telecom, Enel, Ferrovie, miniere dismesse e adesso anche Caltaqua) ma soprattutto intere comunità private a volte di servizi essenziali per colpa di ladri oltremodo temerari che rischiano veramente grosso pur di arrivare all’obiettivo. Il rame è il metallo che attualmente fa più gola soprattutto per la facilità con cui i ricettatori riescono a piazzarlo, sia in ambito locale che in paesi dell’est. L’emergenza si era manifestata timidamente due anni orsono al punto da spingere la prefettura a costituire una vera e propria task-force con forze dell’ordine (carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti delle forestale) ed Enel ed attivare servizi mirati in campagne e sperdute contrade per limitare quantomeno. In questo arco di tempo ci sono stati anche arresti, ma i furti non conoscono battute d’arresto.