MUSSOMELI. La città sull’orlo di una nuova emergenza rifiuti. Anzi, forse è meglio dire che Mussomeli si avvia a lenti passi verso il baratro. Tutta colpa del mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori stagionali e dipeso dall’assenza di soldi nel Bilancio dell’Ato Ambiente. Non solo: l’Ambito territoriale ottimale non ha nemmeno i soldi per assicurare le integrazioni orarie del personale lsu impegnato. Ecco perché in queste ore l’Amministrazione comunale sta correndo ai ripari per firmare l’integrazione che consentirebbe ai lavoratori socialmente utili un maggiore impegno sulle strade. Un blocco delle riassunzioni che arriva proprio a ridosso del primo maggio, giornata di scampagnate e di abnorme produzione di rifiuti. L’immagine offerti dai luoghi in cui sono posizionati i cassonetti è sconfortante; cumuli di spazzatura cominciano ad assomigliare a dei fortini, a cinture murarie erette attorno ai contenitori. E non è un problema di cui Mussomeli ha l’esclusiva. In mezza provincia la sorte è simile. Per tale motivo nella giornata di ieri si sono susseguite concitate le telefonate dei sindaci per convocare con urgenza un vertice. Riunione che si dovrebbe tenere nel pomeriggio di domani, come conferma il vice sindaco Sebastiano Sorce che sta tenendo sotto osservazione l’evolversi di questa nuova ed ennesima crisi. «Purtroppo, con il personale a nostra disposizione non possiamo sopperire all’assenza dei lavoratori stagionali- spiega il numero due della giunta-. Mancano soprattutto autisti. Per questo motivo, nelle ultime ore l’Ato ha inviato in aiuto un autista da Serradifalco».
Sorce è preoccupato dall’assenza di rassicurazioni che tarderebbero da arrivare da Caltanissetta. «L’Ato deve fare i conti con un problema di liquidità. Da parte nostra stiamo provvedendo a metterci i soldi per finanziare l’integrazione oraria dei lavoratori socialmente utili, ma questo non basterà del tutto. Non so quello che accadrà nei prossimi giorni, non escludo nemmeno che in attesa di una soluzione da parte del commissario Vella si possa decidere di chiedere l’ausilio di una ditta privata». Una scelta suggerita dallo stato di emergenza ma purtroppo costosa. Bisognerà osservare quanto accadrà nelle prossime ore. Di certo rimane il fatto che la città è destinata a dovere combattere con una nuova invasione di immondizia.