SAN CATALDO. L’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità -Dipartimento Acque e Rifiuti ha annunciato al commissario straordinario del Comune, Licia Donatella Messina, che sono iniziate le operazioni di installazione del cantiere, di recinzione e pulizia delle aree di lavoro, all’esterno della dismessa miniera di sali potassici «Bosco San Cataldo».
I lavori sono propedeutici al concreto avvio degli interventi di messa in sicurezza delle sezioni Palo 1 e Pozzo Palo 2 del vecchio sito minerario. Gli interventi saranno effettuati dalla Ares di Roma, che si è aggiudicata l’appalto. La ditta si occuperà di eliminare le tonnellate di rifiuti, che durante gli anni sono stati accumulati da persone senza scrupoli, all’interno delle due sezioni della vecchia miniera di sali potassici. Rifiuti, che deturpano di fatto, un sito di interesse storico - culturale, che affonda le proprie radici nel vissuto dei sancataldesi. Un problema da sempre denunciato dalle associazioni naturaliste che hanno lanciato diversi allarmi al fine di tutelare la vecchia miniera dove i nonni e successivamente i padri, avevano lavorato con fatica e che adesso era diventata una vera e propria discarica. I naturalisti temevano che il percolato dei rifiuti potesse inquinare le falde acquifere, provocando importanti danni al già delicato equilibrio biologico della zona.
La Regione, dopo avere inviato dei tecnici per constatare l’entità del problema, ha deciso di intervenire con decisione per eliminare qualsiasi eventuale pericolo e per ridonare dignità alla vecchia miniera di sale, diventata ormai un simbolo per molti sancataldesi. Si tratta di un’operazione importante per fare tornare il sito minerario, nel circuito delle miniere che potranno essere visitate dai turisti che negli ultimi anni si interessano alle miniere della nostra provincia dense di storie drammatiche,che hanno segnato un’importante pagina del nostro territorio. L’ultimazione dei lavori è prevista entro il 16 giugno e la vecchia miniera potrà tornare al suo antico splendore, silente simbolo di un ricco passato.
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