CALTANISSETTA. «Quello che viene perpetrato ogni giorno nei nostri confronti è un abuso vero e proprio». A muso duro la Scat contro la polizia municipale che provvede quotidianamente ad elevare multe contro i mezzi della società fermi per protesta in piazza Garibaldi già dal 7 aprile. Ieri quattro, altrettante mercoledì pomeriggio. «Non c'è stato giorno in cui vigili - ha detto Carlo Messina della Uil Trasporti - hanno sorvolato. Un salasso quotidiano. Multiamo solo a noi e non lo fanno contro le altre auto posteggiate pure in divieto di sosta in piazza Garibaldi e ieri siamo stati ad un passo dal fare intervenire i carabinieri per fare rilevare questa discriminazione. Le altre auto non vengono mai contravvenzionate mentre registriamo un accanimento immotivato nei nostri confronti. E si tratta di somme non indifferenti, da 160 a 200 euro al giorno, soprattutto per una società come la Scat che non ha nemmeno i soldi per acquistare il carburante». Le multe a raffica ieri hanno fatto salire alle stelle il clima di nervosismo serpeggiante fra le maestranze della cooperativa - ormai al collasso finanziario - che gestisce il trasporto pubblico. La vertenza aperta da tre settimane non ha fatto registrare sostanziali novità se non l'anticipazione da centomila euro del comune con la quale verranno fronteggiate scadenze bancarie e polizze assicurative tutte in scadenza da lunedì. Sono rimaste solo le briciole per poter versare un acconto di mille euro ai ventotto dipendenti. Tutto è rimandato all'esito della mediazione del prefetto in costante contatto con l'assessorato regionale alle Infrastrutture per lo sblocco dei contributi di primo e secondo trimestre dell'anno in corso. I lavoratori sono creditori di dodici mensilità. Il servizio rimarrà sospeso anche nei prossimi giorni e non ci saranno collegamenti con il cimitero e con il mercatino settimanale di Pian del Lago. Oggi, Festa della Liberazione, il presidio in piazza Garibaldi non si farà. Riprenderà regolarmente sabato mattina «nella speranza - ha detto Messina - che i vigili non continuino a calcare la mano contro di noi». S.Ga.