Sabato 16 Novembre 2024

Sotto Riesi un acquedotto del Settecento?

Potrebbe celarsi un acquedotto risalente al Settecento nelle gallerie sotterranee di via Roma. La presenza di un antico sistema di distribuzione idrica è stato ipotizzato ieri mattina, in seguito ad un sopralluogo effettuato dal Soprintendente ai beni culturali e ambientali di Caltanissetta Lorenzo Guzzardi, dall’architetto Daniela Vullo e dal dirigente del Servizio per i beni archeologici Claudia Guzzone, coadiuvati dall’assessore ai Lavori pubblici Matteo Lanza dal dirigente comunale del settore Tecnico Antonio Gallè e dal geometra Enzo Di Legami. Presente anche lo storico Salvatore Mirisola. In un cortile di via Roma, a pochi passi dalla chiesa del Santissimo Rosario, alcune settimane fa, sono state scoperte tre gallerie sotterranee, con visibili archi e volte, che conducono verso la chiesa del Santissimo Rosario, via Imbriani e via Restivo Gallo. Con grande stupore alcuni operai ed il geometra Enzo Di Legami hanno scoperto la stanza sotterranea di quattro metri che conduce a tre passaggi. «Gli esperti della Soprintendenza sono entusiasti per la scoperta ed ipotizzano la presenza nelle gallerie sotterranee di un antico acquedotto risalente al Settecento – spiega l’assessore Matteo Lanza - . Adesso stanno cercando tramite cartografie storiche di datare il periodo di realizzazione del sistema idrico e di verificare se nelle vicinanze delle gallerie esisteva una sorgente. Nei prossimi giorni saranno eseguite delle analisi su campioni di acqua rinvenuta nella cavità. Successivamente sarà rimossa l’acqua ritrovata e si attenderà per verificare se eventualmente si accumula nuovamente acqua nell’area. Infine sarà ripulita dal fango e si effettueranno analisi su campioni della struttura muraria. Riteniamo unitamente alla Soprintendenza che il sito va valorizzato e reso fruibile ai cittadini ed ai turisti. Per noi si tratta di una importante scoperta che intendiamo tutelare e preservare».
Un mondo sotterraneo sinora inesplorato nel centro storico di Riesi che si dirama sotto i piedi e che merita di essere riportato alla luce. L’amministrazione presieduta dal sindaco Salvatore Chiantia, adesso, attende gli esiti delle ricerche degli esperti della Soprintendenza che dovranno valutare l’entità della scoperta.

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