SAN CATALDO. Cercano di spillare dei soldi ad una «nonnina» e vengono denunciati dai carabinieri della Tenenza. Si tratta di una coppia di coniugi tunisini, lei T.N. e lui Y.A., entrambi cinquantaquattrenni, residenti in provincia di Agrigento. I fatti risalgono a mercoledì mattina, quando una pattuglia di militari dell’Arma, impegnata in un servizio di controllo del territorio, è intervenuta in corso Vittorio Emanuele, in un noto Istituto di credito.
I carabinieri avevano notato una donna anziana in compagnia di due persone - un uomo ed una donna - mentre discutevano nelle vicinanze degli sportelli bancari. Insospettiti dall’atteggiamento dei due tunisini, i carabinieri hanno preso da parte la pensionata chiedendole il motivo per il quale si fosse recata in banca in loro compagnia ed il motivo per il quale stesse ritirando tutti i propri risparmi.
La donna, alla soglia dei novant’anni, in evidente stato confusionale, ha riferito agli uomini dell’Arma di essere vedova e senza figli e di essere stata avvicinata dai due che si erano presentati nella sua abitazione.
I coniugi, infatti, si erano offerti come badanti promettendole di accudirla giorno e notte a patto che si recasse in banca a ritirare i soldi depositati sul conto corrente. E nel chiedere il denaro si sono giustificati asserendo che «sarebbero serviti per poter gestire ed affrontare al meglio le eventuali spese».
La coppia tunisina, secondo gli accertamenti degli uomini della Tenenza, avrebbe approfittato dell’ingenuità, della solitudine e del precario stato di salute dell’anziana per truffarla. Tentando di sottrarle tutti i risparmi. La donna, avrebbe accettato l’offerta dei coniugi, ignara che una volta consegnati i soldi i due sarebbero spariti facendo perdere le loro tracce. Convinta dalla coppia, la novantenne si era recata in banca per prelevare i propri risparmi. Grazie al tempestivo intervento dei carabinieri le operazioni di prelievo che l’anziana stava portando a termine, per un ammontare complessivo di 20 mila euro, sono state interrotte. Mentre i due coniugi sono stati accompagnati in caserma per gli accertamenti. Dopo essere stati identificati, sono stati denunciati a piede libero per il reato di concorso di tentata circonvenzione di persona incapace. L’anziana donna, invece, è stata accompagnata dagli stessi militari in una comunità per anziani. Lì verrà accudita da personale dei Servizi sociali, che la farà sentire meno sola e cercherà di provvedere ai suoi bisogni. Una brutta avvntura per la «nonnina» che ha rischiato di perdere tutto.
I carabinieri, sulla base di questa vicenda, hanno intensificato i controlli. Così saranno effettuati più servizi di pattuglia sul capoluogo e su tutta la provincia, al fine di scoraggiare i «furbetti» di turno e tutelare le persone. Infine un consiglio rivolto ai cittadini: massima prudenza, diffidare degli sconosciuti.