CALTANISSETTA. Sembra avere imboccato un tunnel senza uscita la vertenza della Scat, la cooperativa che ha in gestione il servizio di trasporto urbano. Ieri altra giornata d'attesa per i dipendenti che avevano iniziato il presidio in piazza Roma (antistante la stazione ferroviaria) per poi spostarsi nuovamente in piazza Garibaldi. Una delegazione di lavoratori è poi salita a Palazzo del Carmine nella speranza di potere avere un colloquio chiarificatore con il sindaco ed ottenere così qualche anticipazione sull'incontro che il primo cittadino aveva avuto con il prefetto proprio sulla vertenza in corso."Il sindaco - ha dichiarato Carlo Messina della Uil Trasporti - sfugge al confronto. E' preso probabilmente dall'imminenza della scadenza elettorale. Abbiamo però saputo che le procedure per lo sblocco dell'anticipazione comunale da centomila euro, da noi peraltro non accettata perchè esigua, non sono state nemmeno avviate. Dei nostri problemi e della gravissima situazione dell'azienda interessa poco alla gente e agli amministratori". Il blocco dei bus va avanti dallo scorso 7 aprile e in questo arco di tempo i bus della Scat hanno rimediato ben quindici multe elevate dalla polizia municipale per divieto di sosta. L'azienda - ed è questa la ragione del blocco - non ha più i soldi per acquistare il carburante per rifornire i mezzi. Non ha, conseguentemente, nemmeno le risorse per poter soddisfare le legittime spettanze dei ventotto dipendenti creditori ormai di nove stipendi e mezzo (il saldo di giugno 2013) oltre a tredicesima e quattordicesima. Una crisi nera per la quale, al momento, non si prospettano soluzioni che consentano alla Scat di potere uscire dal guado. Oggi i bus della Scat saranno nuovamente in piazza Garibaldi per un presidio che verrà tolto nel primo pomeriggio per non ostacolare i riti della Settimana santa. "Ci sembra giusto non penalizzare i nisseni" ha aggiunto Carlo Messina. Il presidio dei bus sarà tolto fino ala domenica di Pasqua; forse verrà spostato a piazza Roma. S. Ga.