GELA. Un boato nella notte ha svegliato i pazienti e il personale dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale. In una stanza di degenza ha ceduto l’intonaco del tetto. I detriti hanno ricoperto i due lettini, i pochi arredi e il pavimento. Hanno ceduto anche le due lampade fissate al soffitto. Solo per una fortuita coincidenza, al momento del crollo, all’interno della stanza non si trovava nessun paziente. A causa del cedimento è scattata la macchina organizzativa dell’Azienda sanitaria provinciale.
Il management del presidio ospedaliero «Vittorio Emanuele», retto da Luciano Fiorella, è stato costretto a chiudere la stanza e sospendere i ricoveri. Sono stati i tecnici a dichiararla inagibile dopo avere rimosso tutto l’intonaco in eccesso. Il provvedimento ha avuto ripercussioni sulla normale attività di programmazione del reparto di Otorino che ieri mattina, secondo indiscrezioni di corsia, avrebbe dovuto accogliere due giovani pazienti.
«Abbiamo attivato l’ufficio tecnico dell’Asp – precisa Fiorella, direttore del presidio ospedaliero – . A causa dell’improvviso cedimento del soffitto siamo stati costretti a ridimensionare l’attività del reparto diretto da Saverio Cordalonga. I tecnici hanno assicurato interventi celeri ma stiamo valutando la possibilità di assegnare al reparto una stanza delle unità operative attigue al secondo piano. Potremmo – prosegue Fiorella – fare ricorso ad una stanza di degenza della Chirurgia”. Secondo alcune indiscrezioni di corsia il responsabile del reparto di Otorino Cordalonga, avrebbe sollecitato un’ispezione anche all’altra stanza in dotazione al reparto. Lu. Ma.
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