GELA. Una casalinga di 57 anni e un operaio di 62, entrambi di Gela, dovranno scontare due anni ciascuno di reclusione, usufruendo degli arresti domiciliari come misura alternativa, in esecuzione delle condanne inflitte loro dal tribunale gelese per abusivismo edilizio.
Il fenomeno dell'edificazione abusiva, che a Gela ha registrato il suo boom negli anni '70, è stato affrontato con maggiore incisività, nell'ultimo decennio, dalla procura della Repubblica, con il supporto della squadra urbanistica della polizia municipale e delle altre forze dell'ordine. I cantieri
abusivi sono stati bloccati sul nascere e sequestrati. Dure le condanne emesse nei confronti dei proprietari.
Tuttavia, il comune di Gela non è riuscito (tranne che in un paio di casi, riguardanti una baracca e un capanno in muratura e lamiera) a dare esecuzione alle ordinanze di demolizione di quasi 200 fabbricati.
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