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Indotto del petrolchimico a Gela, 170 operai a rischio

La preoccupazione dei sindacati cresce, in un momento delicato per la raffineria, dopo il sequestro di un’area e in attesa di investimenti per 700 milioni e dell’autorizzazione ambientale da Roma

GELA. Rischio occupazionale per 170 metalmeccanici che si occupano della manutenzione degli impianti all’interno del petrolchimico di contrada Piana del Signore. A lanciare il grido d’allarme è Angelo Sardella, segretario provinciale Fim Cisl, che insieme a Orazio Gauci (Fiom Cgil) e Nicola Calabrese (Uilm Uil), ha sottoscritto un comunicato sindacale per denunciare «atteggiamenti non responsabili che creano fibrillazione e malcontenti tra i lavoratori che a giorni si troveranno fuori dal ciclo produttivo». La denuncia sindacale è arrivata proprio con l’avvio dell’affidamento triennale del contratto quadro di manutenzione della Raffineria vinto dalle imprese gelesi Sicilsaldo e Ergo meccanica.


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