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San Cataldo, niente stipendio da due mesi per 28 lavoratrici della mensa scolastica

SAN CATALDO. Nonostante la tesoreria del Comune abbia pagato le fatture alla «Glicine» di Termini Imerese, che gestisce il servizio mensa per le scuole primarie cittadine, la ditta non ha ancora percepito un euro. Gli uffici comunali avrebbero versato i mandati di pagamento alla banca per pagare le fatture emesse dalla «Glicine». Sembra che il problema sull’accreditamento delle fatture sia da addebitare ad un lungo iter burocratico adottato dall’Istituto di credito di riferimento, che ritarderebbe il pagamento a causa di qualche problema tecnico. Una situazione spiacevole per i vertici della «Glicine» che dal 17 marzo attendono il pagamento delle fatture di dicembre, gennaio e febbraio.
Il problema allarma anche i rappresentanti della Cisl, Giuseppe Mastrosimone, segretario cittadino, e Angelo Gallo, segretario provinciale della Fisascat, perché le 28 operatrici della mensa, se le fatture verranno pagate in tempo, riceveranno gli stipendi di gennaio e febbraio e potranno in tal modo, tirare un sospiro di sollievo visto che molte di loro sono monoreddito con famiglie a carico. La fase di «stallo» che si è venuta a creare non giova a nessuno, perché nel frattempo le lavoratrici entro il 10 aprile matureranno il mese di marzo, e se il problema non troverà soluzioni nel breve termine verrà erogato loro con notevole ritardo.
«Non riusciamo a capire cosa non abbia funzionato - dice il segretario della Fisacat Cisl, Angelo Gallo- abbiamo verificato e l’amministrazione ha fatto quanto in suo potere per liquidare le fatture alla ”Glicine”. Nonostante ciò la ditta, non ha ancora ricevuto un euro, per via dell’iter tortuoso, adottato dalla banca di riferimento e di qualche problema tecnico verificatosi in questi giorni. Il risultato prodotto è la mancanza di liquidità per la società che gestisce la mensa e l’esasperazione delle lavoratrici, le quali di certo non navigano nell’oro. Il tutto va sommato all’imbarazzo dell’amministrazione comunale, che pur avendo fatto il proprio dovere, deve subire le pressioni da parte dei vertici della ”Glicine”. Da quanto abbiamo appreso - prosegue il sindacalista - entro venerdì la situazione dovrebbe sbloccarsi e la ditta dovrebbe ricevere il dovuto. Se ciò avverrà, le lavoratrici della mensa, entro la prossima settimana, riceveranno gli emolumenti relativi a gennaio e febbraio. Sarebbe un toccasana per le operatrici della mensa, molte delle quali, non hanno altre entrate. Si tratta di un vero e proprio problema di sopravvivenza, non si può scherzare con i soldi di queste donne, che si sacrificano per i nostri bambini. Noi manteniamo l’attenzione alta sull’intera vicenda - conclude il segretario sindacale - non vogliamo in maniera assoluta, che intoppi di origine tecnica e burocratica, possano riversarsi sulle incolpevoli operatrici della mensa, che giornalmente servono pasti di primissima qualità ad oltre seicento bambini delle scuole primarie sancataldesi».

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