Lunedì 18 Novembre 2024

Caltanissetta, lo «sfratto» delle vare Parroco irremovibile

CALTANISSETTA. Che ne sarà delle Vare dopo la processione del Giovedì santo? È l'interrogativo che domina la scena nell'immediata vigilia dei riti pasquali dei quali il chilometrico corteo dei gruppi sacri è il piatto forte. Sulle Vare incombe lo sfratto da San Pio X, concetto ribadito per l'ennesima volta da padre Alessandro Giambra: «Prima di farle rientrare ci dovranno essere carte scritte che possano sollevarmi da ogni responsabilità. Non è questione di soldi altrimenti avrei dovuto sfrattare le Vare già tre anni fa e non l'ho fatto. Adesso siamo arrivati al capolinea e il Giovedì santo, a fine processione, a meno di novità le porte dei locali dove vengono custoditi i gruppi resteranno chiusi. In questa decisione ho il conforto del vescovo». Padre Alessandro è rimasto colpito dalla facilità con cui molta gente entra ed esce dai locali di San Pio X: «Nessuno mi aveva detto nulla del trasferimento delle statue dell'Ultima Cena in biblioteca. L'ho appreso dai giornali». Per il sindaco Michele Campisi, direttamente investito della questione, una soluzione qualsiasi si troverà. «Sono fiducioso. Padre Alessandro - ha detto - è una persona generosa e tollerante e lo ha dimostrato quando c'era da trovare ospitalità agli extracomunitari che dormivano all'aperto mettendo a disposizione i locali del centro Madre Speranza. Non credo, quindi, che arriverà a buttare fuori le Vare dal posto dove da decenni trovano degna ospitalità. È chiaramente esasperato - ha aggiunto - e sono pronto a onorare la promessa fatta lo scorso anno con un contributo di 12mila euro per le spese di affitto e mi ero reso disponibile a far collocare un impianto di video sorveglianza nella stradina dalla quale si accede ai sotterranei della chiesa. In ogni caso una soluzione va trovata e in tempi rapidi. C'è la nuova location per le Vare costituita dal muovo museo quindi suggerirei di sfruttare appieno questa opportunità e accelerare al massimo le fasi del trasferimento».

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