CALTANISSETTA. Burrasca in giunta. L’assessore allo Sviluppo Economico ed alle Attività Produttive Salvatore Calafato si dimette. A Calafato non è piaciuta la normina a sorpresa di un nuovo esperto Nicola Talluto a cui è stato conferito l’incarico riguardante lo «sviluppo economico sociale e commerciale e dei rapporti con le istituzioni» che di fatto era quello che riguardava l’assessore dimissionario. «Prendo atto – scrive Calafato - della sfiducia del sindaco nel mio operato, nonostante in questi anni io abbia agito in condizioni di grande ristrettezza economica, dovendo risanare i debiti pregressi e di tenuta dei conti del Comune. Sono soddisfatto – prosegue - degli attestati di stima che ho ricevuto per aver saputo amministrare nonostante la limitatezza di risorse che nell'arco di 3 anni ha visto ridurre di circa 9,5 Milioni di euro i trasferimenti sia dallo Stato che dalla Regione. Ho sempre cercato di essere l'elemento armonizzante all'interno della Giunta al fine di ottimizzare le risorse dell'amministrazione, consigliando al sindaco di valorizzare le competenze interne che in questi anni ho avuto modo di apprezzare, evitando di ricorrere alla nomina di esperti e consulenti solo a fini elettoralistici. Mi dispiace constatare che non solo tale attività prosegue con infaticabile determinazione, ma mi mortifica pensare che la mia professionalità sia messa alla stregua di personaggi improvvisati, semplici strumenti per accontentare l'ennesima richiesta di supporto ad una candidatura del sindaco Campisi, che adesso come non mai mi appare priva di qualunque prospettiva. Per questo - conclude - con la stessa modalità che il sindaco ha scelto, comunico le mie dimissioni irrevocabili prendendo le distanze da un modo di fare politica che non mi appartiene». Conclude con un ringraziamento a tutti i dipendenti ed «in particolar modo l' ufficio ragioneria e l'ufficio tributi e finanze, da me amministrato, il cui lavoro mi ha consentito di raggiungere i risultati precedentemente illustrati lustrati». Burrasca quindi in giunta a poco meno di due mesi dalle elezioni, e burrasca nei partiti dove le candidatura sono ancora in alto mare. Il Pd non sceglie tra Ruvolo del Polo Civico e Massana di Italia dei Valori e nel centro destra resta in bilico la candidatura di Sergio Iacona in Forza Italia e dello stesso Michele Campisi con il Nuovo Centro Destra. Oggi è in programma un tavolo del centrosinistra, compreso il Polo Civico, a cui non prenderanno parte i dirigenti dell’Udc che ieri avevano chiesto un incontro bilaterale con il Pd negato dai dirigenti del partito.