SAN CATALDO. Si ipotizza sia doloso il rogo che lunedì sera ha distrutto l’auto di una casalinga sancataldese di 35 anni. La vettura, un’Opel Astra, parcheggiata all’interno di un condominio in via Stesicoro - nel quartiere Santa Maria di Nazareth, una volta definito il Bronx di San Cataldo ma oggi in via di riqualificazione dopo la realizzazione della Chiesa, del Palazzetto dello Sport e di una casa albergo per anziani – ha preso fuoco intorno alle 22. A notare quanto stava accadendo è stato un residente della zona. Dalla vettura infatti si stavano sprigionando alcune fiammelle dalle ruote anteriore sinistra e posteriore destra che, giustamente, hanno fatto temere che stesse per accadere il peggio. Nell’immediato, proprio per evitare che si sviluppasse l’incendio, il residente di via Stesicoro ha tentato di spegnere le fiamme ma subito dopo, resosi conto dell’impossibilità di tamponare la situazione, ha contattato i vigili del fuoco. Arrivati tempestivamente sul posto i vigili della caserma di Caltanissetta hanno immediatamente circoscritto il rogo evitando anche danni per le altre vetture e le abitazioni circostanti. Non è escluso che si tratti di un avvertimento rivolto alla proprietaria dell’automobile che a tal proposito è stata interrogata dai carabinieri. Sul posto, gli uomini della Tenenza retta dal comandante Carmelo Zimarmani, in seguito ad un sopralluogo, non hanno rinvenuto tracce di materiale accelerante del fuoco. Ma in ogni caso, secondo quanto comunicato in una nota della Compagnia dei Carabinieri, le modalità di sviluppo del rogo farebbero pensare proprio ad un incendio doloso. In queste ore gli investigatori dell’Arma stanno vagliando il caso, e per effettuare maggiori accertamenti l’Opel Astra è stata posta sotto sequestrato. Non è l’unico caso in una città dove ormai gli incendi d’auto stanno diventando una costante. In molti casi però è sembrato che si trattasse di semplici cortocircuiti vista l’assenza, nelle vicinanze dei veicoli, di materiali infiammabili o altro materiale sospetto.
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