GELA. Un'attesa lunga quasi quarant'anni e ancora non è possibile stabilire con certezza quando il Piano regolatore di Gela verrà definitivamente approvato. Se n'è parlato nel corso di "Ditelo a Rgs", la trasmissione televisiva in onda su "Tgs" e "Rgs". A sollevare la questione è stato un abitante di Gela, Giuseppe Capolino, che ha puntato il dito contro l'amministrazione comunale per i ritardi accumulati dal Comune per la mancata approvazione dell'importante strumento urbanistica.
Immediata la replica del sindaco, Angelo Fasulo, il quale ha sottolineato che "buona parte della responsabilità non è dell'amministrazione comunale". Il primo cittadino, ripercorrendo l'iter del Prg, il cui incarico al progettista venne assegnato negli anni Novanta, ha evidenziato che "l'amministrazione già alcuni mesi fa ha provveduto a inviare tutti gli atti necessari alla Regione ma spesso i documenti si perdono nei meandri della burocrazia. In alcuni casi siamo stati anche costretti a trasmettere, per più di una volta gli stessi atti, perché non riescono a transitare da un ufficio all'altro della Regione".
Fasulo non è riuscito neanche a stabilire dei tempi certi sull'approvazione dell'importante strumento urbanistico. "Questo non dipende da noi, ma dalla Regione". Durante il suo intervento a "Ditelo a Rgs", il sindaco ha sottolineato l'importanza che riveste per Gela, ma anche per molti altri Comuni della Sicilia, l'approvazione definitiva del Prg. "Gela è una città - ha spiegato - cresciuta all'ombra del petrolchimico e lo ha fatto troppo in fretta. Per anni è stata definita la capitale dell'abusivismo edilizio. Oggi vorrebbe scrollarsi di dosso questo triste primato. Vorrebbe espandersi e svilupparsi in maniera regolare e legale ma non sappiamo quando la Regione approverà in via definitiva il piano. Credo comunque che sia una questione di pochi mesi. La nostra parte, come amministrazione comunale, l'abbiamo fatta".
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