PALERMO. Tre giorni dopo l'incendio scoppiato alla Raffineria Eni di Gela, i laboratori di analisi dell'Arpa Sicilia sono al lavoro per definire i danni all'ambiente. I tecnici, infatti, hanno proceduto alla verifica dell'eventuale contaminazione delle acque del canale che corre nelle adiacenze della zona interessata dall'incendio.
A questo scopo, sono stati prelevati quattro campioni di acqua a partire dalla zona del canale a monte dell'area dell'evento sino alla foce del fiume Gela. Inoltre, sono stati prelevati tre distinti campioni di suolo.
Le analisi sui campioni sono finalizzate alla ricerca degli idrocarburi. Sui campioni di acqua si cerca anche la presenza di metalli pesanti e di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici). I risultati delle analisi saranno pubblicati sul sito istituzionale dell'Agenzia.
Il personale della Struttura Territoriale Arpa di Caltanissetta ha scaricato i dati di monitoraggio dell'aria registrati dalle centraline che si trovano nei dintorni della Raffineria. Anche questi ultimi saranno resi noti, non appena disponibili, sul sito istituzionale dell'Ente.
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