SERRADIFALCO. Riflettori della Corte dei conti nuovamente puntati sulle finanze del comune. Stavolta la magistratura contabile non vede chiaro sul bilancio consuntivo 2012. Che il consiglio comunale ha approvato nel settembre dell’anno passato. Tanto che, tra le tantissime “notizie e chiarimenti” che la Corte chiede gli siano forniti entro sette giorni dai Revisori dei conti, una riguarda giusto “le ragioni del ritardo nell’approvazione del rendiconto, rispetto ai termini di legge”. Con una nota inviata per conoscenza anche al sindaco Giuseppe Maria Dacquì, oltre che sui ritardi, l’organo di giustizia contabile vuol vederci chiaro anche su presunte inadempienze. E chiede una relazione su due aspetti che riguardano la spesa per il personale. Innanzitutto, «in ordine alla mancata adozione di misure atte a garantire il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale», che nel 2012 avrebbe comportato il superamento dei limiti stabiliti dalla legge rispetto all’anno precedente. E poi sulla «mancata ricognizione del personale nel 2012». Altra spesa che si riferisce ai dipendenti, su cui l’organo di giustizia chiede chiarimenti, è «il trattamento accessorio al personale dirigente». Che potrebbe essere stato assegnato «in assenza della costituzione del fondo per la contrattazione integrativa». La Corte dei conti intravede, poi, altre supposte inottemperanze. E anche su queste, ovviamente, chiede spiegazioni. Una concerne la «mancata trasmissione delle misure correttive» che il Consiglio comunale avrebbe dovuto adottare dopo una pronuncia, nel 2013, sul bilancio consuntivo del 2011 dello stesso organo di giustizia contabile. L’altro presunto inadempimento riguarda, invece, la mancata adozione, nel 2012, da parte del Consiglio comunale, del «programma per gli incarichi di collaborazione autonoma».
Notizie e chiarimenti sono chiesti dalla Corte dei conti anche sullo stato di salute della cassa comunale. E così, l’organo di giustizia contabile invita i Revisori dei conti a trasmettere precisi dati utili ad accertare se il comune nel 2011 sia stato o no un «ente strutturalmente deficitario». Non fosse altro perché, dai dati già trasmessi, emergerebbe che alcuni parametri siano già stati superati. Dettagliate informazioni, poi, la Corte dei conti chiede sui «debiti fuori bilancio, già maturati per il riconoscimento», pari a oltre 500 mila euro, che però non sarebbero stati presentati al Consiglio comunale. Motivo per cui sono chieste le attestazioni dei responsabili dei servizi per gli anni dal 2010 al 2012 «relative all’inesistenza dei debiti fuori bilancio». L’organo di giustizia contabile chiede chiarimenti anche sui «servizi conto terzi» del comune. Ricordando che «la problematica dell’irregolare utilizzo dei capitoli afferenti i servizi in conto terzi è stata già più volte evidenziata e segnalata come criticità« dalla Corte stessa.
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