VITTORIA. Arrestato il prestanome della famiglia mafiosa di Carini. Nella tarda serata di ieri la polizia di Vittoria ha messo le manette ai polsi di Giorgio Iaquinoto, vittoriese 59enne già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. L’uomo è riconosciuto colpevole dei reati di riciclaggio e di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, aggravati dall’avere agevolato l’associazione mafiosa. Le indagini hanno dimostrato che l’arrestato era solo in apparenza socio unico ed amministratore di una società a responsabilità limitata con sede a Carini che esercitava l’attività di commercio all’ingrosso ed al dettaglio di articoli elettronici. Ciò emerse nell’ambito delle indagini finalizzate alla cattura dell’allora latitante Salvatore Lo Piccolo. Iaquinoto era un semplice prestanome della società, lì messo per ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa di denaro, dei beni e delle altre utilità ed al fine di agevolare l’associazione per delinquere di stampo mafioso denominata “cosa nostra”. In effetti la società era riconducibile a due soggetti tra cui il reggente del tempo della famiglia mafiosa di Carini che invece, formalmente, risultava essere assunto con la qualifica di magazziniere. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.