GELA. Insorgono alcuni cittadini di Roccazzelle per i disservizi con cui sono costretti a convivere tutto l’anno. I residenti devono far i conti con un quartiere a cui manca la fogna, le segnaletiche stradali, l’illuminazione e un canale di scolo abbandonato che con l’acqua piovana allaga le case e gli esercizi pubblici presenti. «In estate il caos di macchine e l’assenza di segnaletiche hanno messo a serio repentaglio la vita dei bambini del quartiere – hanno detto i residenti- a Manfria infatti esistono solo doveri e tasse mentre i diritti sono solo una chimera. I bambini non possono uscire di casa quando il canale trabocca e invade le loro abitazioni». Continua la precaria vita di ogni giorno degli abitanti di Roccazzelle che dicono di essere abbandonati da anni al loro destino e si sentono oggetto di una negazione continua dei semplici diritti umani, rappresentati dalla pulizia delle strade e dalla mancanza dei servizi di base per la vita di tutti i giorni. Immediata la smentita dell’assessore Carmelo Casano. «Abbiamo già stanziato cento mila euro per la riqualificazione di contrada Manfria e stiamo provvedendo ai lavori di ripristino dell’illuminazione pubblica. Verranno inoltre finanziati altri centomila euro a luglio - ha continuato l’assessore ai lavori pubblici - ci stiamo occupando già di alcuni disagi e ascolteremo già martedì le esigenze del comitato di quartiere». Una condizione di disagio che ha portato i cittadini a compiere spesso il delicato lavoro di pulizia affrontando in maniera autonoma con badili e rastrelli il grave degrado urbano. Canneti ed erbacce, infatti, hanno provocato nel tempo il restringimento della stessa carreggiata e della visibilità a discapito della sicurezza dei cittadini e della normale viabilità in una strada che registra sempre più incidenti, spesso mortali. Gi.Co.
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