SERRADIFALCO. Da quattro mesi i dipendenti dell'Ato ambiente Cl1 non riceverebbero gli stipendi e i sindacati minacciano la ripresa delle proteste. Il rischio, avvertono il segretario organizzativo della Uil Temp Andrea Morreale e Michele Ferro della Cgil Fp, "è di piombare in una nuova e drammatica emergenza igienico-sanitaria, in ognuno dei 15 Comuni della zona nord della provincia che fanno parte della società d'ambito"
A non essere stati pagati sarebbero, infatti, "sia i dipendenti della struttura centrale di Caltanissetta, sia gli operatori che svolgono servizio nei Comuni", precisano i due sindacalisti. I quali avvertono ancora: "E' ovvio che, se nei prossimi giorni la società d'ambito e con loro i Comuni, che dovranno trasferire le risorse necessarie a pagare le retribuzioni, non daranno rassicurazioni circa il pagamento degli stipendi in tempi brevissimi, saremo costretti a continuare lo stato di agitazione dei lavoratori di tutto l'Ato Ambiente Cl1".
Per Morreale e Ferro, infatti, "non è ammissibile che si continuino a reperire con facilità le somme necessarie per le discariche, i mezzi e il gasolio, con pagamenti diretti, mentre si presentano puntualmente difficoltà solo per pagare gli stipendi dei lavoratori. I quali, nonostante tutto, fino a oggi continuano a garantire decoro e pulizia dei territori nei quali operano".
Nell'affermare di non riuscire a comprendere "le motivazioni per le quali i Comuni che rappresentano una fetta importante della società d'ambito non versino quanto dovuto all'Ato Cl1", gli esponenti di Uil e Cgil chiedono ai primi cittadini "un maggiore senso di responsabilità nel gestire la problematica dei rifiuti in questa fase transitoria molto delicata". E inoltre, di prestare "particolare attenzione all'avvio operativo delle SRR". Ricordando a tal proposito "la volontà del governo regionale di definire un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali per il superamento di questa fase molto complicata che sta vivendo il settore dei rifiuti". Come, secondo i due sindacalisti, sarebbe emerso "nell'incontro svoltosi a fine febbraio all'Assessorato regionale dell'energia e dei servizi di pubblica utilità, alla presenza del Direttore del dipartimento acqua e rifiuti Marco Lupo".
Nel corso del quale, sempre secondo Morreale e Ferro, sarebbero stati raggiunti risultati molto importanti "perché mettono in risalto alcuni aspetti che sembravano essere stati messi in discussione da qualche sindaco che aveva interpretato in modo errato i contenuti delle ultime direttive assessoriali". Quali, "l'obbligo della contrattazione territoriale con le organizzazioni sindacali per la definizione nel piano d'intervento dei fabbisogni di organico, facendo riferimento al personale già utilizzato alla data del 31 dicembre 2012 e l'istituzione del tavolo tecnico regionale per affrontare eventuali criticità che dovessero riscontrarsi nei territori in merito a esuberi di personale".
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