CALTANISSETTA. Al via i cantieri di servizio per dare occupazione a circa 150 lavoratori disoccupati. Oltre 1500 le domande presentate, tanto che l’assessore alle Politiche Sociali ha disposto il trasferimento provvisorio di due dipendenti da altri uffici per dare man forte agli uffici della Solidarietà Sociale allo scopo di esaminare celermente le richieste dei lavoratori e la relativa documentazione. La Regione, che ha finanziato i cantieri, ha già disposto un finanziamento di circa 600 mila euro. Sarà il Comune, però, a dare il via ai lavori grazie ad un anticipo di circa ottantamila euro. Sono nove i progetti presentati dall’assessorato Solidarietà Sociale del Comune, guidato da Giuseppe Firrone, alla Regione. I lavoratori saranno impiegati per un periodo di tre mesi; si tratta di soggetti disoccupati e inoccupati, che dovranno prestare la loro attività in ambiti che interesseranno la manutenzione del verde pubblico, la manutenzione della segnaletica stradale, lo spazzamento di vie e piazze e altre piccole opere. Qualche mese addietro l’assistente sociale del comune, Michelina Blandino, una delle redattrici dei nove programmi di lavoro, si è recata nel capoluogo siciliano per presentare l’incartamento all’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro con la relativa richiesta di finanziamento. I progetti presentati coinvolgono diverse Direzioni comunali e riguardano la custodia di parchi e giardini, la manutenzione di servizi scolastici, la segnaletica stradale, servizi cimiteriali, supporto agli Uffici di Presidenza e Affari Demografici e la manutenzione degli Uffici Giudiziari e degli impianti sportivi. I progetti, come detto, sono stati tutti approvati con il relativo stanziamento finanziario dalla Regione. Secondo la normativa regionale, potranno essere avviati al lavoro nei cantieri i soggetti in possesso di reddito comunque percepito e da chiunque erogato, non superiore però 442,30 euro, corrispondente all’assegno sociale per l’anno 2013. Nessun reddito è escluso dal computo, posto che la misura ha natura assistenziale ed è finalizzata a sollevare il disagio socio-economico dei nuclei familiari privi di qualsivoglia reddito o che dispongano di un reddito insufficiente. Il comune in relazione alla graduatoria che sarà definita, dovrà adesso individuare i soggetti da inserire sulla base del reddito familiare. La situazione reddituale è definita dalla somma dei redditi riferiti al nucleo familiare composto dal richiedente e dai familiari conviventi. I redditi da lavoro, al netto di ogni ritenuta, sono considerati per il 75 per cento. A parità di reddito, l’inserimento lavorativo è destinato prioritariamente alle persone che hanno a carico figli minori in situazione di difficoltà ed esposte al rischio della marginalità sociale o figli o altri familiari con handicap in situazione di gravità.
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